Terremoto, l’impegno di Protezione Civile e FF. AA.

D.S.

 Sono circa 8.000 gli uomini e le donne che dalle prime ore del 6 aprile sono impegnate nelle operazioni di soccorso in Abruzzo. Come fanno sapere dalla Protezione civile le tendopoli sono ormai tutte a regime: ci sono al momento 31 insediamenti disposti sulle cinque zone di coordinamento dei soccorsi e i posti disponibili nella circa 3.000 tende montate sono ben oltre le necessità. Tra i soccorritori ci sono 3.000 volontari regionali e nazionali, 800 persone  della Croce Rossa, 1.500 delle forze armate, presenti con automezzi, mezzi speciali, sette aerei e venti elicotteri. A loro si aggiungono 2000 carabinieri, quasi tutti impegnati nella zona del sisma, più altri 300 carabinieri per combattere l’attività di sciacallaggio. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa,  ha spiegato che i militari saranno impegnati anche nell’opera di ricostruzione: “Parlandone con il presidente Berlusconi si ipotizzava una ripetizione delle operazioni di cure e dei pattugliamenti per controllare la legalità nella difficile fase della ricostruzione. Una mano importante verrà data nell’azione di verifica degli edifici da abbattere o da ricostruire, senza bisogno di un abbattimento completo”. Alcuni uomini delle forze armate hanno anche lavorato per allestire le tendopoli: “50 team di militari – ha sottolineato La Russa – hanno contribuito in maniera decisiva a far sì che questa notte nessuno rimanesse senza un posto al caldo dove dormire e riposarsi”.