Torino, sventata nella notte una clamorosa evasione di quattro detenuti dal carcere minorile

redazione

Hanno tentato di evadere dal carcere minorile di TORINO, ma l’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria ha scongiurato sul nascere il grave evento critico. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Racconta Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del SAPPE: “Questa notte, nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, poco dopo le 24,30 è stata sventata una tentata evasione da parte degli agenti di Polizia Penitenziaria preposti in servizio. La tentata evasione stava per essere portata in atto da un gruppo di detenuti di nazionalità straniere. Durante lo svolgimento del servizio, gli Agenti, allertati da strani rumori, effettuavano tempestivamente una serie di controlli nei vari Reparti. In una cella venivano sorpresi quattro giovani adulti mentre cercavano, con una staffa di ferro ricavata dalla staffa di sostegno del lavandino, di bucare la parete della stanza. Venivano immediatamente fermati e spostati in altre celle. E’ del tutto evidente come anche questo grave episodio evidenzia le difficoltà operative del Reparto di Polizia Penitenziaria in servizio al Ferrante Aporti di Torino. Difficoltà che il SAPPE denuncia da anni senza però avere alcun riscontro dalle competenti articolazioni, centrali e periferiche, del Ministero della Giustizia”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ricorda i numerosi eventi critici che accadono regolarmente nelle carceri minorili, da ultimo l’evasione di un detenuto l’altro giorno dal penitenziario per minori di Airola, e sollecita urgenti adeguati provvedimenti da parte del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità: “Quel che accade ogni giorno nelle carceri minorili del Paese ci preoccupa. Eppure le nostre denunce rimangono senza risposte ed adeguati provvedimenti. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio – aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Non dimentichiamo che contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dalla Giustizia minorile e dall’Amministrazione Penitenziaria.