Trapani: sequestrati 25 milioni di euro di beni

Eugenia Scambelluri

La Polizia di Stato di Trapani e il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani hanno eseguito un sequestro anticipato di beni ai fini della confisca nei confronti di imprenditori da anni operanti soprattutto nel lucroso settore dei lavori appaltati da enti pubblici, per un valore stimato di circa 25 milioni di Euro.

Il Provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani su Proposta del Questore di Trapani, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a conclusione di analisi condotte dalla Divisione Anticrimine, all’esito di indagini societarie e patrimoniali svolte congiuntamente dalla Divisione Anticrimine e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza mediante la costituzione di un apposito “Gruppo di Lavoro” che dal gennaio 2011 ha già portato a 5 importanti operazioni di sequestro antimafia (maggio 2011, “operazione Salus Iniqua”; gennaio 2012, “operazione Panoramic”; settembre 2012, “operazione Araknos”; aprile 2013,“operazione Corrupti Mores”; dicembre 2013, “operazione Niceta – Guttadauro”).

L’odierno provvedimento evidenzia la vocazione imprenditoriale di “Cosa Nostra” e il suo perdurante potere ben più esteso del territorio provinciale trapanese, distribuito, piuttosto, in gran parte del territorio regionale attraverso la costituzione di un reticolo imprenditoriale per il condizionamento illecito della fase di aggiudicazione della gestione dei lavori e delle forniture concernenti la realizzazione di opere pubbliche appaltate.