Trasporti, lotta a illegalità e concorrenza sleale

red

Il ministero dell’Interno ha reso note alle forze di polizia le istruzioni operative, unite a una “lista di controllo” (in attuazione della Direttiva 2006/22/CEE), che renderanno più agevole il monitoraggio dei flussi e la gestione informatica dei dati per contrastare l’illegalità nel trasporto merci su strada. La circolare ministeriale consente l’attuazione operativa del Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 14 luglio tra ministero dei Trasporti e ministero dell’Interno per il potenziamento e la semplificazione dei controlli. “L’impegno e l’intesa tra i due ministeri risulta fondamentale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo ad opera dei vettori stranieri”,  ha dichiarato Giuseppina Della Pepa, Segretario Generale ANITA. “Tuttavia, i controlli andrebbero potenziati non solo su strada – dove si intercetta soltanto una minima parte di tali abusi – ma soprattutto alle dogane. Un controllo capillare sulle autorizzazioni, infatti, consentirebbe di stroncare ogni forma di illegalità commessa da vettori stranieri in uscita dall’Italia. In tal modo, le imprese italiane opererebbero in parità concorrenziale con le imprese estere, recuperando quote di traffico e rafforzando gli accordi bilaterali che l’Italia ha sottoscritto con gli altri Paesi”. Tra le priorità individuate nel Protocollo d’intesa, particolare attenzione secondo l’Associazione va posta all’incremento dei controlli sul cabotaggio e ad un’appropriata dislocazione dei CMR – centri mobili di revisione – in prossimità dei confini terrestri, porti e interporti.