Attacchi che in numerosi casi hanno dato esito a furti di proprietà intellettuale o database contenenti informazioni sensibili sui clienti.
I dati personali sensibili violati e i dettagli di natura finanziaria trovano un mercato nei numerosi forum online dell’economia sommersa.Quelli più conosciuti vantano spesso migliaia di aderenti e ospitano veri e propri messaggi pubblicitari per la commercializzazione dei dati illecitamente sottratti. Il modus operandi di questi forum assomiglia a quello utilizzato dai siti di aste legali dove acquirenti e venditori trattano prima di decidere e confermare l’acquisto.
La ricerca realizzata da Trend Micro dimostra quanto siano economici i prezzi cui sono offerti i frutti di queste attività illegali, e allo stesso tempo quanto sia elevato il guadagno complessivo: – 800 dollari per un passaporto UE– 500 dollari per una patente britannica
– tra gli 80 e i 150 dollari per il “dump” – dati scrivibili sul chip o su banda magnetica di una carta di credito– tra i 2 e i 15 centesimi per una carta di credito vuota
– 180 milioni di dollari in 12 mesi è quanto una banda ha guadagnato dalla distribuzione di un software di sicurezza fasullo facendo credere alle vittime di avere PC infettiQuest’ultima truffa rappresenta un’attività particolarmente in crescita tra i cybercriminali.
La vittima si trova a fornire i dati personali e i codici della carta di credito per acquistare un software del tutto fasullo che non fa altro che contagiare seriamente il computer oltre a far perdere denaro. Trend Micro ha analizzato una di queste truffe scoprendo come in un solo mese 300 milioni di visite siano state dirottate verso le pagine dedicate a questa iniziativa criminale.
Trend Micro è orgogliosa di essere tra i fondatori della ICSPA e ringrazia David Blunkett, il Primo Ministro David Cameron e le altre organizzazioni coinvolte per il sostegno a questa importante iniziativa.
Congratulandosi per il lancio della ICSPA, il Primo Ministro britannico David Cameron, ha osservato: “Il nostro governo ha già provveduto a versare altri 650 milioni di sterline per migliorare la propria infrastruttura nazionale e proteggere gli utenti dal cybercrimine; la natura di questa minaccia è però tale da aver bisogno di uno sforzo maggiore che vada oltre i confini nazionali per abbracciare una risposta globale, ovvero proprio ciò che la International Cyber Security Protection Alliance intende fare. Favorendo nuove relazioni tra imprese, governi e forze di polizia di tutto il mondo, investendo in formazione e sviluppando una rete mondiale di conoscenze e competenze, la ICSPA sta dando vita a una struttura potente, sufficientemente ampia ed estesa per contrastare il dilagante fenomeno del cybercrimine”.