Ucciso a Karachi Shafiq Tanoli, poliziotto simbolo della lotta all’estremismo

Michele Paese

Shafiq Tanoli, ispettore di polizia pakistano, simbolo della lotta contro gli estremisti, e già scampato in passato a sette attacchi, è stato ucciso questa mattina a Karachi con un attentato suicida che ha provocato tre morti e 15 feriti.

L’esplosione ha completamente distrutto un negozio vicino alla casa dell’ispettore di polizia noto per le sue inchieste sull’uccisione nel 2011 a Karachi del giornalista della tv privata Geo, Wali Khan Babar, e sui gruppi estremisti attivi nel Paese. Nei giorni scorsi il ministero della Difesa di Islamabad ha chiesto all’Authority per le telecomunicazioni (Pemra) di revocare la licenza di Geo dopo le accuse arrivate attraverso l’emittente ai potenti servizi di intelligence (Isi) in seguito all’attacco di sabato scorso a Karachi contro il noto giornalista del gruppo Hamid Mir, il primo ad aver intervistato Osama bin Laden dopo gli attacchi dell’11 settembre negli Usa.

L’attacco in cui stamani è rimasto ucciso Tanoli non è stato rivendicato. L’ ispettore, in polizia dalla fine degli anni Ottanta, era stato sospeso a inizio mese con l’accusa di cattiva condotta. Il governatore della provincia del Sindh, Ishrat-ul-Ibad, ha condannato  l’attacco e ha chiesto l’apertura di un’ inchiesta.