Un grande cambiamento per la GdF

Gian Luca Berruti e Stefano Serafini

Dopo la nomina da parte del Consiglio dei ministri, avvenuta il 10 giugno scorso, l’investitura ufficiale del Generale di Corpo d’Armata Nino di Paolo a Comandante Generale della Guardia di Finanza

avverrà martedì 22 giugno in occasione delle celebrazioni per il 236° Anniversario di Fondazione del Corpo in programma allo Stadio dei Marmi di Roma. L’incarico a Di Paolo, che subentra al Gen.C.A. Cosimo D’Arrigo, che ricopriva l’incarico dal giugno 2007, rappresenta una svolta epocale nella storia della Guardia di Finanza e costituisce il riconoscimento, da parte dell’Autorità di Governo, della specificità dei compiti attribuiti alla Guardia di Finanza quale moderna forza di polizia a tutela della collettività e della sicurezza economico-finanziaria dello Stato e dell’Unione Europea. Grazie a una legge, la n.79 del 3 giugno 2010 (votata all’unanimità dal Parlamento), è stato decretato che il grado di Comandante Generale della Guardia di Finanza possa essere ricoperto da un Generale di Corpo d’Armata proveniente dal Corpo. Per la verità, in un’epoca ormai remota, un Generale del Corpo aveva già rivestito la carica di Comandante Generale: si tratta del Generale Salvatore La Ferla, il quale ricoprì l’incarico dall’ottobre 1919 sino al gennaio 1923. C’è da dire, per rigore storico, che il Generale La Ferla fu, una prima volta, chiamato in sostituzione del Generale dell’Esercito Achille Borghi il quale, già insediatosi al vertice del Corpo nel febbraio 1915, fu richiamato tra le file del Regio Esercito a causa dello scoppio della “Grande Guerra” del 1915/1918. Alla morte prematura del Generale Borghi, avvenuta il 10 agosto 1918, il Generale La Ferla assunse definitivamente il comando della Regia Guardia di Finanza dedicandosi con grande dedizione ed impegno alla riorganizzazione del Corpo che, uscito dai noti eventi bellici del 15/18, aveva bisogno di fronteggiare le mutate esigenze del Paese in tempo di pace. La legge che permetteva a un Generale del Corpo di diventare Comandante Generale, però, fu nuovamente modificata nel 1923 e, da allora, nessun Generale proveniente dalla Guardia di Finanza è più stato nominato Comandante Generale, prevedendo, per l’Ufficiale Generale più anziano delle Fiamme Gialle, la carica massima di Comandante in Seconda.Terminato questo breve (ma doveroso) excursus storico passiamo ad illustrare la figura professionale del Generale di Paolo. Ha ricoperto nella sua lunga carriera incarichi di grandissima importanza – spesso “strategici” – all’interno della Guardia di Finanza, incarichi che gli hanno conferito un’esperienza, una preparazione, e una cultura professionale vastissima che l’Autorità di Governo ha dimostrato di comprendere e valorizzare appieno affidandogli questo importantissimo, quanto delicato, incarico. La Guardia di Finanza è un Corpo di polizia a ordinamento militare, ed è proprio la sua vocazione di polizia economico-finanziaria a conferirle delle peculiarità tecnico-professionali nonchè capacità d’intervento molto ampie, praticamente uniche in tutto il Globo. I settori operativi nel quale il Corpo è chiamato ad operare, difatti, sono molteplici, sia pur conservando quella che è la sua vera e propria mission istituzionale. Un ruolo, quello della Guardia di Finanza, ritenuto di vitale importanza non solo per il nostro Paese ma anche per la stessa Unione Europea. Il Generale Di Paolo, coniugato e padre di tre figli, è nato il 19 agosto 1946 a Cansano, in provincia di L’Aquila, è entrato nell’Accademia della Guardia di Finanza nel 1965. Molti sono gli incarichi operativi che gli sono stati affidati al nord, al centro e nel sud Italia, come molti sono stati gli incarichi di Stato Maggiore da lui ricoperti, tra i quali quello Capo del I Reparto – Personale, di Sottocapo di Stato Maggiore per l’Area Operativa, di Capo di Stato Maggiore e, infine, di Comandante in Seconda. Plurilaureato e titolato di Scuola di Polizia Tributaria, il Generale Nino di Paolo è Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nonché insignito della Medaglia d’Oro di Lungo Comando e della Medaglia Mauriziana. Cultore della storia contemporanea, è autore di alcuni testi storico-sociologici fra cui “Ellis Island, storia versi e immagini dello sradicamento”, volume che ricorda la storia degli emigranti italiani negli Stati Uniti e che, tra l’altro, è stato inserito nella biblioteca del Congresso Americano.La sua riconosciuta competenza in materia gli ha inoltre consentito di fornire una preziosa base scientifica e materiale per il “Museo dell’Emigrazione” istituito nel suo paese d’origine. Fra le sue passioni primeggiano la geografia, la fotografia e l’alpinismo.