UNI E UPB: una prassi di riferimento per gli stabilimenti balneari italiani

Tiziana Montalbano

Milano 22 agosto 2012. UNI e UPB (Unione Proprietari Bagni Forte dei Marmi) hanno varato un documento con tutti gli elementi necessari per impostare, gestire e verificare i servizi offerti da parte degli operatori del settore turistico-balneare. A metà settembre dovrebbe concludersi la fase di consultazione pubblica per l’approvazione della prassi di riferimento con la quale i gestori degli stabilimenti potranno supportare la garanzia ai propri clienti di adeguati livelli di sicurezza, qualità, fruibilità e rispetto dell’ambiente, consentendo, inoltre, una classificazione dello stabilimento nell’ottica della soddisfazione del cliente.

Nel corso della riunione del Tavolo “Stabilimenti Balneari”, svoltasi a Querceta (Lu) il 31 luglio scorso, è stato approvato il progetto della prassi di riferimento UNI dal titolo “Stabilimenti balneari – Requisiti per la sicurezza, la qualità, la fruibilità e la sostenibilità dei servizi”. L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti UPB e la partecipazione di ENEA.

Tra i servizi principali presi in considerazione dalla prassi vi è l’accoglienza (possibilmente con personale plurilingue, con la disponibilità di informazioni su livelli crescenti di approfondimento sui servizi dello stabilimento e di ampliamento degli altri argomenti “turistici” trattati) e il servizio spiaggia vero e proprio (posto ombra con relativi arredi, spazio per il cambio degli indumenti, assistenza alla balneazione, strutture igieniche e servizi di pulizia).

Tra i servizi accessori, a fare la differenza possono essere il bar/ristorante, il parcheggio (più o meno in ombra e differenziato tra auto, moto e biciclette, eventualmente custodito), i servizi ricreativi (dall’idromassaggio e sauna al personale di animazione).

Due elementi, infine, sono considerati critici per il successo dell’impresa balneare: il personale (identificabile, formato e tenuto costantemente aggiornato) e la valutazione dei rischi (ad esempio effettuando lo studio del dislivello dell’arenile e delle zone pericolose per determinare il numero e la migliore dislocazione dei bagnini).

Sulla base del numero e della varietà dei servizi offerti, sarà quindi possibile classificare gli stabilimenti balneari su sei livelli di qualità crescente (1, 2, 3, 4, 4S e 5).

La fase di consultazione pubblica, con scadenza 14 settembre 2012, consentirà di raccogliere osservazioni da parte del mercato. Durante questa fase, il progetto è consultabile sul sito www.uni.com.


 

Le prassi di rifermento

Sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

 

L’UNI

L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione è un’associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 6.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico.

Il ruolo dell’UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dalla Direttiva Europea 83/189/CEE del marzo 1983, recepita dal Governo Italiano con la Legge n. 317 del 21 giugno 1986. L’UNI partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività normativa degli organismi sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization) e CEN (Comité Européen de Normalisation).