Uranio, il Senato discute anche dei vaccini

Paola Fusco

La commissione d’inchiesta del Senato sull’uranio impoverito inizierà a occuparsi anche degli effetti dei vaccini sui militari, e del loro possibile nesso di causalità con le morti o le patologie sviluppate da alcuni di loro. Mercoledì 9 marzo saranno sentiti i genitori di Francesco Rinaldelli e Francesco Finessi, due militari morti dopo aver sviluppato forme di linfoma di Hodgkin. A renderlo noto e’ Cinzia Fontana (Pd), membro della commissione. ”La precedente commissione – spiega Fontana – aveva preso in
considerazione la problematica delle vaccinazioni cui vengono sottoposti i militari ogni volta che stanno per partire per una missione all’ estero senza previa verifica del livello anticorpale presente. Da piu’ parti era stata segnalata la necessita’ di una verifica sul tipo di vaccini somministrati, la
quantità, e i relativi protocolli. E anche se è stata ribadita la correttezza delle modalità di preparazione dei vaccini e dei protocolli di somministrazione adottati dalle Forze armate, sono rimasti dei dubbi, che non sono stati approfonditi”. L’ attuale commissione ha quindi ampliato il suo oggetto d’ indagine inserendo anche l’ esposizione a fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno. Secondo quanto rende noto Luca Comellini, segretario del Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm), ” da fonti qualificate si e’ appreso che sarebbero 15 i casi di militari che hanno contratto patologie conseguenti alla somministrazione di vaccini, attualmente in trattazione da parte del Ministero della Difesa, e solo 163 i casi in in esame per patologie correlate all’ uranio impoverito. Ma quanti sono realmente i militari deceduti o ammalatisi a causa dei vaccini
somministratigli durante il servizio militare di leva o permanente? Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non ha mai risposto. Non mi sorprenderebbe sapere che i casi dei militari Francesco Rinaldelli, Francesco Finessi e David Gomiero, colpiti da gravi patologie per le quali non si puo’ escludere che
l’ insorgenza sia dovuta alla errata somministrazione dei vaccini, non siano i soli”.