Usa, tagli alla Difesa

Paola Fusco
Il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, ha annunciato tagli per 78 miliardi di dollari nel Bilancio della difesa americana entro il 2015 e una riduzione di effettivi nell’esercito e nei Marine. I tagli annunciati si aggiungeranno ai cento miliardi che si prevede di poter risparmiare nei prossimi cinque anni in settori gia’ individuati da Esercito, Marina e Forze Aeree per poi riassegnarli ad altri programmi militari. Il piano di Gates prevede una riduzione di 15-20mila unita’ nel Corpo dei Marine, di 27mila nell’ esercito, riduzione di personale che va ad aggiungersi a quella gia’ prevista di 22mila unita’, per un totale di 49mila militari in meno. Queste misure non entreranno in vigore prima del 2015. "Uno dei principali obiettivi – ha spiegato Gates – oltre a quello del risparmio economico e’ rendere questo Dipartimento meno ingombrante piu’ agile ed efficace nell’ esecuzione delle proprie responsabilita’". "Io auspico che il risultato di questi cambiamenti corrisponda nel tempo al passaggio da una cultura del denaro senza limiti, in cui i costi sono raramente stati presi in considerazione ad una cultura di risparmio e contenimento", ha dichiarato il responsabile del la Difesa, citato dai media americani. Seduto accanto a Gates durante il briefing al Pentagono, l’ ammiraglio Mike Mullen, capo degli stati maggiori riuniti, che ha respinto anticipatamente le critiche sulla riduzione di truppe, ed ha parlato di "cambiamenti modesti" e compatibili con gli impegni del paese in particolare "rispetto al punto in cui ci dovremmo trovare in Afghanistan nel 2015". "Il mio messaggio agli alleati e agli amici", gli ha fatto eco Gates "è che il presidente comprende e accetta le nostre responsabilità globali e che continueremo a investire nella Difesa in modo che possa sostenere la nostra forza militare e
assolvere i nostri impegni globali".