Vigilanza Privata: i requisiti di qualità per le imprese

redazione

Da oggi le 850 imprese di vigilanza privata attive in Italia, che impiegano 46.000 addetti, di cui 43.000 con qualifica di guardia giurata per poter continuare a svolgere l’attivita’ e per ottenere nuova licenze, dovranno essere in regola con i requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 269 del 1/12/2010. Sono scaduti infatti domenica 16 settembre 2012 i 18 mesi di tempo concessi alle imprese per adeguare ai parametri fissati dal decreto le caratteristiche e i requisiti organizzativi, professionali e di qualita’ dei servizi offerti.

Lo ricorda in una nota l’Assiv, l’associazione delle imprese di categoria aderente a Confindustria, sottolineando il carattere qualificante delle nuove norme, che favoriscono la qualita’ dei servizi e pongono le condizioni per un mercato maggiormente competitivo ma anche sano e corretto.

Nei mesi scorsi il Ministero dell’Interno ha predisposto il monitoraggio dello stato di attuazione delle nuove norme, in vista della verifica, a partire da lunedì 17 settembre, di tutti gli istituti di vigilanza ”per valutare l’effettivo adeguamento ai sopra citati parametri e, conseguentemente, per rivedere i titoli autorizzatori”. Le sanzioni previste per le aziende non in linea con i requisiti richiesti arrivano fino alla revoca della licenza.

Il decreto ministeriale n. 269 prevede requisiti minimi di qualita’, di capacita’ tecnica e di professionalita’ delle imprese in rapporto al numero delle guardie giurate impiegate (da sei a oltre cento), al numero degli abitanti del territorio in cui operano, alle ”classi funzionali” di attivita’ (vigilanza armata, telesorveglianza, vigilanza nei locali pubblici, trasporto e scorta valori, custodia e deposito valori).