Vinitaly, convegno Forestale: come certificare l’autenticità dell’olio extra vergine di oliva

redazione
La tracciabilità scientifica dell’’olio extra vergine di oliva è stato il tema al centro della Tavola rotonda dal titolo “"L’’olio extra vergine di oliva tra origine e qualità"” che si è svolta questa mattina a Verona nell’’ambito della manifestazione “Vinitaly”, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati. «Autenticare l’origine ma anche certificare la qualità dell’’olio extra vergine di oliva è possibile»: questo il messaggio positivo emerso dagli interventi dei relatori che hanno partecipato al convegno, occasione per comunicare i primi risultati del lavoro di ricerca sull’’origine geografica dell’olio di oliva basato sul metodo dell’’analisi degli isotopi stabili condotto dal Corpo forestale dello Stato in collaborazione con l’’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e con l’Agenzia delle Dogane.
Ad aprire l’incontro organizzato dal Corpo forestale dello Stato, Amedeo De Franceschi, Responsabile operativo del Nucleo Agroalimentare e Forestale (NAF), che ha introdotto l’’argomento ricordando come è nata l’idea della mappatura geografica degli oli di oliva extranazionali. Il progetto di ricerca è stato illustrato da Fabrizio Bardanzellu, Capo del Servizio di polizia ambientale e agroalimentare della Forestale, che ha sottolineato l’’importanza delle analisi forensi come strumento di fondamentale ausilio per tutti gli organismi di controllo afferenti al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che operano nel contrasto alla contraffazione agroalimentare. Le dimensioni del commercio internazionale dell’’olio extra vergine di oliva che transita sulle nostre coste per essere poi rivenduto come italiano sono state, invece, illustrate da Rocco Burdo, Direttore dell’Ufficio Centrale Antifrode dell’Agenzia delle Dogane. Sulla reale possibilità di discriminare i prodotti di provenienza extranazionale (ed in particolare quelli provenienti dalla Tunisia) che entrano nel nostro territorio attraverso l’applicazione delle tecniche d’analisi degli isotopi stabili si è espressa Federica Camin di IASMA – Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, mentre Maurizio Servili dell’’Università degli Studi di Perugia ha fatto il punto sullo stato dei lavori scientifici sulla validità del parametro degli alchil esteri come indice di genuinità e Giuseppe Alonzo, Presidente del CRA – Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura, ha testimoniato come sia ormai diventato strategico per il Paese investire nella ricerca scientifica nel settore agroalimentare. Il plauso all’’iniziativa della Forestale arriva da parte di Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori, che ha evidenziato l’’assoluta necessità di garantire all’acquirente una scelta consapevole attraverso la trasparenza della composizione del prodotto alimentare messo in vendita e la chiarezza dell’’etichettatura. Ed in chiusura, il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, che ha sottolineato come il lavoro svolto dal Corpo forestale dello Stato insieme ad Agenzia delle Dogane e IASMA sia un fatto estremamente positivo, anche se c’’è ancora molto lavoro da fare per ripristinare la trasparenza nel settore dell’olio extra vergine di oliva dove le norme attuali, ribadisce Marini, non garantiscono né il consumatore né il produttore e per questo motivo è importante che il Mipaaf difenda a Bruxelles la legge cosiddetta “salva olio” recentemente approvata nella scorsa legislatura.