Caserta: la Finanza scopre due studi dentistici abusivi

Gabriel Romitelli

Sembravano proprio degli studi dentistici in piena regola, con tanto di targhe in ottone all’ingresso, banco di reception e salette d’attesa, peccato, però, che a mancare erano proprio i dentisti o meglio, mancavano del tutto le necessarie abilitazioni professionali.

E’ questo, in estrema sintesi, l’ennesimo episodio di esercizio abusivo della professione medica scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, conclusosi con la denuncia di due falsi dentisti.

Durante le normali attività di controllo economico del territorio, a seguito delle quali i militari della Guardia di Finanza casertana erano venuti a conoscenza dell’esistenza di due studi dentistici abusivi, si è provveduto all’eccesso simultaneo negli stessi locali con lo scopo di sorprendere i responsabili durante l’esercizio della loro “professione”.

Rocambolesco il tentativo di vera e propria fuga messo in atto da uno dei denunciati il quale, accortosi della presenza dei finanzieri in studio, si è immediatamente disfatto della mascherina e del camice bianco per guadagnare in fretta e furia l’uscita da una porta secondaria lasciando basito il paziente che stava “curando”.

Non di meno anche il suo socio, che ha tentato di dileguarsi con più flemma prima di venire comunque bloccato dalle fiamme gialle appostate all’esterno del locale.

Sventati i loro inutili tentativi di fuga, ai due, dinanzi a pazienti letteralmente esterrefatti, non è rimasto che ammettere di aver esercitato la professione odontoiatrica senza alcun titolo accademico.

A completamento di un quadro di per sé già surreale il fatto che i due, attivissimi nell’effettuare delicati interventi odontoiatrici come devitalizzazioni, otturazioni, ricostruzioni, estrazioni dentarie, applicazioni di protesi, ecc., erano conosciuti al Fisco come vigilantes o buttafuori occasionali in vari locali della provincia, circostanza questa che li inquadra, oltre che come medici abusivi, anche come evasori totali i cui cospicui introiti gli investigatori stanno ora tentando di ricostruire.

Da notare che i due, oltre ad aver attrezzato i loro studi con arredi di prim’ordine e sofisticate apparecchiature mediche, si erano altresì dotati di ricettari, timbri e carta intestata riportante le generalità di un noto odontoiatra della zona, risultato però estraneo alla vicenda.

Al termine delle operazioni i due finti dentisti, rispettivamente di 44 e 30 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per il reato di esercizio abusivo della professione medica, al quale si aggiunge anche la violazione alle norme igienico-sanitarie per aver smaltito rifiuti speciali derivanti dai loro numerosi “interventi” senza aver adottato le previste modalità.

I due studi, contenenti al loro interno attrezzature per un valore superiore ai 100.000 euro, sono stati ovviamente posti sotto sequestro.