L’attentato terroristico di San Bernardino tra le notizie online più riprese dagli italiani

Samanta Sarti

Impressionante il numero di azioni di engagement che gli internauti italiani hanno creato, in poco meno di una settimana (oltre 250.000, in costante aumento – fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa), attorno ad una notizia made in USA: l’attentato terroristico di San Bernardino, in California, compiuto lo scorso 2 Dicembre. Quattordici persone hanno perso la vita nell’efferata strage perpetrata dai coniugi Farook, entrambi uccisi nello scontro a fuoco con la Polizia. In questa brutta storia, ciò che forse intriga gli utenti è il retroscena da fiction creatosi attorno al rinvenimento dello smartphone di uno dei killer: l’Fbi ha chiesto agli ingegneri Apple una nuova versione del sistema operativo in grado di creare un accesso secondario (backdoor) al device così da poter recuperare tutto quanto all’interno dell’iPhone. La risposta negativa da parte degli ingegneri di Cupertino sta generando un gran polverone mediatico. Secondo Cook, lavorare su un nuovo iOS che possa aggirare il sistema di sicurezza “creerebbe un precedente pericoloso”. Da qui l’opposizione all’ordine che nei giorni scorsi era arrivato da un giudice californiano. In un comunicato ufficiale Apple ha fatto sapere che non se ne fa niente: «Sappiamo che è importante, ma riteniamo di dover far sentire la nostra voce di fronte a ciò che vediamo come un eccesso da parte del governo Usa». Tra le online news più riprese dagli internauti italiani, ai primi posti figurano molte testate straniere: business insider.com, washingtonpost. com, theintercept.com, thehackernews.com, blog.linuxmint.com, arstechnica.com. Segno importante della volontà di informarsi risalendo alle fonti originarie.

La “sfida delle mamme” è, invece, un “fenomeno” made in Italy che, da qualche giorno, appesta Facebook facendo biecamente leva sull’amore materno. “Sono stata nominata da @@@@@@ per postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma. Scelgo alcune donne che ritengo siano grandi madri. Se sei una madre che ho scelto copia questo testo inserisci le tue foto e scegli le grandi madri”. Per fortuna, con la consueta tempestività è scattato l’alert da parte della Polizia postale che avverte, dal profilo “Una vita da social”, di stare alla larga dal meccanismo dell’ennesima catena di sant’Antonio che potrebbe fare la felicità dei pedopornografi. L’alert sta girando (circa 15.000 azioni di engagement in pochissimo tempo) e gli articoli online maggiormente ripresi puntano l’attenzione proprio sul consiglio degli agenti esperti di ingegneria informatica: “Mamme. Tornate in voi. Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi”.

Infine, Mazar Bot, la recente piaga di Android. Oltre 6.500 azioni di engagement attorno alla notizia dell’ennesimo malware. Scoperto dai ricercatori di Heimdal Security può diffondersi attraverso un SMS o un MMS ricevuto. Il testo del messaggio è di questo tipo:

You have received a multimedia message from +[country code] [sender number] Follow the link http: //www.mmsforyou [.] Net / mms.apk to view the message.

Una volta cliccato sul link nel messaggio, il malware scarica automaticamente Tor, browser grazie al quale può accedere in modo anonimo su internet, comunicare con un server che agisce da beacon e avvertire l’attaccante che il dispositivo è stato compromesso con successo. Peggio ancora, può installare l’app Android Polipo Proxy, che permette al proprietario del malware di intercettare e spiare tutto il traffico internet sul telefono.