Capi d’abbigliamento cancerogeni: indagati 9 cinesi

redazione

Nove cittadini cinesi, 6 uomini e 3 donne tra i 52 e i 37 anni, sono stati indagati dalla Procura di Tivoli nell’ambito dell’inchiesta denominata "Master China". I cinesi mettevano in commercio capi d’abbigliamento prodotti impiegando sostanze tossiche per la salute umana, e cancerogene, come il cromo esavalente, in concentrazione notevolmente superiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente. Il gip del tribunale di Tivoli Pier Luigi Balestrieri ha disposto il sequestro preventivo di tutta la merce per evitarne la commercializzazione.
La merce, abbigliamento da uomo, donna, bambino (anche bavaglini), scarpe non idonee alla vendita, era stoccata in un edificio di oltre 6mila mq in via Consolini a Tivoli Terme. E’ stato sequestrato anche un Tir che trasportava le scarpe contraffatte provenienti dalla Spagna. L’indagine era partita dal quartiere Esquilino, dove erano stati trovati in vedita in alcuni negozi a conduzione cinese alcuni capi di abbigliamento che goà a prima vista apparivano palesemente contraffatti e privi di etichette con l’indicazione delle materie prime usate per la produzione. Le indagini proseguono per verificare se  sul mercato sia presente altra merce contraffatta e potenzialmente cancerogena.