Statistiche altalenanti quelle relative agli attacchi DDoS nell’ultimo periodo. Rispetto al Q1 2020 la percentuale di attacchi registrata nello stesso periodo del 2021 è diminuita del 29%, mentre rispetto al Q4 2020 è aumentata del 47%, con la percentuale più alta, 43%, rilevata nel mese di gennaio.Con ancora numerose persone che nei primi mesi dell’anno lavoravano in smart working e passavano a casa la maggior parte del loro tempo libero, i cybercriminali si sono focalizzati maggiormente sul gaming online e sui provider dei servizi di telecomunicazione, causando l’interruzione l’interruzione della connessione a internet e creando disagi agli utenti che ne avevano bisogno per lavorare.Nonostante l’attenzione su queste risorse sia ancora alta, le statistiche mostrano che la situazione generale relativa agli attacchi DDoS si sta stabilizzando.
Secondo gli esperti di Kaspersky, la più alta percentuale rilevata durante il primo trimestre del 2020 è da ricercarsi nell’anomala situazione in cui ci siamo ritrovati ad inizio pandemia, e siamo stati costretti a passare a casa le nostre giornate. Con l’improvviso passaggio al lavoro da remoto, i gateway VPN aziendali e le risorse web, come la posta o le knowledge base aziendali, che prima erano disponibili solo all’interno delle organizzazioni, sono state replicate anche nelle abitazioni dei dipendenti, che sono poi diventati bersagli di attacchi DDoS. Nel corso dell’anno le varie aziende sono riuscite ad implementare le protezioni necessarie per le infrastrutture IT, di conseguenza gli attacchi DDoS sono diventati meno efficaci e sono diminuiti. Tra febbraio e marzo 2021, infatti, il numero di attacchi si è stabilizzato, tornando a percentuali simili al periodo precedente il lockdown.
Nel confronto con gli ultimi 3 anni, prendendo in esame il primo trimestre si può quindi notare un esponenziale aumento di attacchi relativi al mese di gennaio 2021, ricordando che nello stesso periodo del 2020 ancora si sapeva quasi nulla riguardo al coronavirus e la vita procedeva normalmente. Rispetto a gennaio 2019, la percentuale dello stesso mese nel 2020 è aumentata solo del 3%, mentre nel primo mese del 2021 si è verificato un aumento del 52%.Per quanto riguarda i mesi di febbraio e marzo degli ultimi 3 anni, invece, si nota un vertiginoso aumento di attacchi nel 2020, con il 130% in più a febbraio 2020 e l’86% di marzo 2020. Negli stessi mesi del 2021 si è verificato un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2019, evidenziando quindi una stabilizzazione della percentuale di attacchi.
Alexey Kiselev, Business Development Manager del team Kaspersky DDoS Protection, ha commentato: “A parte il picco rilevato a gennaio possiamo dire che il primo trimestre del 2021 è stato piuttosto tranquillo. Questa impennata potrebbe essere stata causata da un calo dei prezzi delle criptovalute che ha indotto alcuni criminali a riutilizzare i dispositivi infetti nelle botnet per inviare traffico spazzatura invece di estrarre valuta. Ad ogni modo, nonostante un calo generale nel primo trimestre 2021, consigliamo di proteggere le risorse web dagli attacchi DDoS perché, come possiamo vedere, i criminali informatici guidati da motivi economici possono facilmente cambiare le loro tattiche a seconda delle circostanze.”
Per proteggersi dagli attacchi DDoS, gli esperti di Kaspersky offrono le seguenti raccomandazioni:
• Proteggere le operazioni delle risorse web affidandole a specialisti che capiscano come rispondere agli attacchi DDoS
• Validare gli accordi e le informazioni di contatto di terzi, compresi quelli fatti con i fornitori di servizi internet. Questo aiuta i team ad accedere rapidamente agli accordi in caso di attacco.
• Implementare soluzioni professionali per salvaguardare l’organizzazione dagli attacchi DDoS. Per esempio, Kaspersky DDoS Protection combina l’esperienza di Kaspersky nella lotta contro le minacce informatiche alle soluzioni uniche sviluppate in-house.
