Accorpamento dei Comissariati di Polizia di Stato "Porta Pia" e "Sant’ Ippolito"

Roberto Imbastaro
Il Commissariato di P.S. "S. Ippolito" sembrerebbe essere sotto sfratto esecutivo per morosità.

Come può un’Amministrazione pubblica mettersi in tale grave situazione?
Il Commissariato di P.S. “Porta Pia” invece versa un canone di affitto irrisorio di circa 16.000 euro mensili e non risulta vi sia alcuna morosità. Su questo stabile poi l’Amministrazione ha anche investito installando un’antenna ripetitrice del segnale radio COT.
La Questura di Roma da anni tenta di ridurre il controllo dei territori con accorpamenti di presidi in "poli" sempre ostacolati da questa Organizzazione Sindacale. Anche oggi ci troviamo di fronte alla eventuale nascita del Commissariato Tiburtino nella quale si vorrebbe far confluire tutto il personale di Porta Pia e S. Ippolito.
Un progetto che l’ANIP-ITALIA SICURA respinge con assoluta fermezza sia per l’estrema competenza e conoscenza di tutti gli operatori del territorio sia perché i due Commissariati sono ormai un sicuro punto di riferimento per la comunità anche internazionale insistente nella zona.
Nella competenza di “Porta Pia” ci sono oltre 25 Ambasciate e Consolati, il secondo Tempio ebraico di Roma “Beth-El” con afflusso continuo di fedeli oltre a numerose personalità politiche anche con alte cariche pubbliche mentre nella competenza di S. Ippolito ricade la sicurezza di uno dei più grandi ospedali di Roma, il “Sandro Pertini”.
Non si può pensare di eliminare i due Presidi “trasferendoli” in un unico Commissariato, in una zona periferica molto vasta e con problematiche differenti dai diversi quartieri attualmente coperti.
Il nuovo ufficio da impiantare con notevoli costi e per di più in un plesso di 3 edifici adiacente a 2 scuole pubbliche (elementari e medie) molto frequentate andrebbe a discapito sia della sicurezza del Commissariato che dell’incolumità dei giovani studenti che rischierebbero di diventare anch’essi obiettivo sensibile.
L’accorpamento di “realtà” completamente agli antipodi, di fatto distruggerebbe il rapporto istituzionale con il tessuto sociale e lascerebbe quelle popolazioni abbandonate a sé stesse incrinando il rapporto di fiducia instaurato negli anni.
Nel rispetto della “spending review” inoltre, sarebbe più conveniente utilizzare idonee strutture pubbliche e in disuso, adiacenti alle zone attuali, come ad esempio Via Cisalpino, Via Musa ed il Ferhotel.
Non si può fare a meno della capillarità di presidi di Polizia sparsi nei vari quartieri che è sempre stata l’arma vincente contro la criminalità di ogni genere e punto di riferimento per la sicurezza dei cittadini utile a ridurre la percezione di insicurezza che ormai sta raggiungendo alti livelli stante la possibilità di imminenti attentati terroristici dell’ISIS.