Allarme valanghe su tutto l’arco alpino

redazione

Resta alto l’allarme valanghe su tutto l’arco alpino, malgrado l’abbassamento delle temperature favorisca lenti e lievi processi di consolidamento del manto nevoso. In particolare, le significative diminuzioni delle temperature e la presenza di forti venti determina un sostanziale arresto dell’attività valanghiva spontanea, mentre rimane invariata la possibilità di distacchi provocati anche con debole sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore o di un escursionista a piedi) e dei pendii ripidi dove sono presenti gli accumuli eolici.

Il grado di pericolo è MARCATO nel settore delle Alpi Graie e Pennine dove lo stesso potrebbe diventare FORTE a causa delle nevicate in corso: la possibilità di fare attività sciistica è fortemente limitata anche dalla scarsa visibilità associata e l’avvertenza è di portare al proprio seguito il materiale per autosoccorso. Sulle Alpi Venoste-Passirie il pericolo resta MARCATO, eccetto per la zona Bondone Baldo: permangono dunque condizioni di instabilità nelle conche, negli avvallamenti e nelle zone sottocresta. Anche sulle Breonie, sulle Marittime, le Cozie, le Retiche e le Lepontine il pericolo valanghe è MARCATO: oltre il limite del bosco, i punti di maggior pericolo sono presenti sui pendii soggetti ad accumulo eolico ove i distacchi sono possibili  già con un debole sovraccarico. In particolare sulle Alpi Retiche e nel settore dell’Adamello le attuali condizioni meteo e la pessima visibilità non favoriscono le attività sci-alpinistiche ed escursionistiche.

In ogni caso allo sciatore o turista è richiesto di avere con sé sempre l’ARTVA, acceso in trasmissione, la pala e la sonda.

 

Il grado di pericolo è MODERATO sulle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie, sulle Prealpi Venete e alle alte quote dell’Appennino Abruzzese a causa dei nuovi apporti nevosi non ancora ben consolidati e soprattutto su pendii sottovento ove sono presenti accumuli irregolari di neve ventata non consolidata con gli strati sottostanti. Il pericolo è debole, invece, nel resto delle aree montane della Penisola a tutte le quote e a tutte le esposizioni.

 

Grazie al Meteomont, un servizio garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, gli abitanti della montagna, gli sciatori e i turisti, possono conoscere nel dettaglio le condizioni del manto nevoso e decidere se esistono o meno le condizioni di sicurezza per un’escursione.

Si consiglia a tutti gli escursionisti nonché alle amministrazioni e agli enti locali di consultare quotidianamente i bollettini meteonivologici pubblicati sul sito www.meteomont.org o attraverso il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato.