Antonio Manganelli è il nuovo capo della Polizia

Massimo Scambelluri

Come annunciato da Romano Prodi, De Gennaro lascia l’incarico di Capo della Polizia. Suo successore è stato nominato, durante il Consiglio dei ministri del 25 giugno, il vicecapo vicario della Polizia Antonio Manganelli. De Gennaro ha assunto la carica di capo di gabinetto del ministo dell’Interno Giuliano Amato. Cinquantasei anni, nato ad Avellino, fin dagli anni ’80 Manganelli ha visto il proprio destino professionale legarsi a doppio filo con quello di De Gennaro: dapprima come numero uno e numero due del nucleo anticrimine, poi del servizio centrale operativo, incarichi che lo hanno portato a indagare su mafia, sequestri di persona, droga e criminalità economica, lavorando al fianco di magistrati come Falcone e Borsellino. Dopo la direzione dello Sco (durata sette anni), nel ’98 viene nominato questore di Palermo, nel ’99 di Napoli. Nel 2000 è di nuova al fianco di De Gennaro al Viminale. La nomina di Manganelli al vertice della nostra polizia ha ottenuto un consenso pressoché unanime da parte di tutte le forze politiche, sia della compagine governativa sia di quelle dell’opposizione. Il nuovo capo della Polizia di Stato si insedierà ufficialmente il prossimo 2 luglio. L’avvicendamento accompagnto dalla nomina di De Gennaro a capo di gabinetto del Viminale ha voluto dare un segno di riconoscimento alla Polizia di Stato per i successi conseguiti negli ultimi anni nella lotta contro il terrorismo e contro la mafia. E’ la prima volta che la carica di capo gabinetto del Viminale passa da un prefetto di carriera a un prestigioso dirigente della Polizia di Stato. Su questo punto l’associazione dei prefetti ha espresso il proprio malumore perchè "non era mai accaduto – ha detto il segretario del sindacato dei prefetti Claudio Palomba – che un poliziotto arrivasse a quel posto".