Aste al ribasso, sigilli a quattro siti web

Tiziana Montalbano

  I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno proceduto all’esecuzione di 13 perquisizioni, a Milano e in altre province del centro-nord Italia (Brescia, Varese, Arezzo e Torino), nei confronti di persone fisiche e giuridiche e di quattro siti internet che gestivano le c.d. ”aste al ribasso” on-line, per i reati di esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa. Si tratta dello sviluppo delle indagini che già nello scorso mese di marzo avevano portato al sequestro di altri 6 siti internet. Le indagini hanno permesso di fare luce su un fenomeno di recente e rapida diffusione su internet, quello delle “aste al ribasso”, attraverso il quale vengono messi all’asta fra gli utenti della rete premi (quali auto, cellulari, navigatori satellitari, etc.): il vincitore risulta colui che, pagando un gettone d’ingresso, effettua l’offerta unica più bassa, cioè quell’offerta che, più bassa fra quelle presentate dai partecipanti, risulta essere anche l’unica di quell’importo. Secondo l’accusa, in realtà, si tratterebbe di una vera e propria lotteria, per cui risultano mancare le previste autorizzazioni delle Autorità competenti. A seguito degli interventi effettuati, oltre a ricercare documentazione di interesse per suffragare la tesi e calcolare il reale volume d’affari ottenuto dagli indagati, i militari, grazie anche all’ausilio dei Reparti territorialmente competenti, hanno posto sotto sequestro 4 siti internet che proponevano la partecipazione alle aste.