Attacco pirata a nave italiana, interviene la Marina

Domenico Silvestri

Ancora una nave italiana sotto attacco dei pirati nelle acque del golfo di Aden, tra Somalia e Yemen. Questa volta l’imbarcazione degli assalitori è stata messa in fuga dall’intervento della fregata Maestrale della Marina Militare. Il fatto è accaduto ieri: il mercantile Neverland – un tanker con 22 persone a bordo della compagnia Finaval di Roma – uscito dal Canale di Suez, dopo essere partito dall’Egitto, era in navigazione verso l’India e non è solo poiché fa parte di una sorta di convoglio insieme ad altri mercantili costituito proprio per consentire una migliore protezione dai pirati. Un barchino con a bordo i criminali si è diretto prima verso una nave del convoglio, che è però riuscita a sfuggire all’assalto, poi ha puntato sulla Neverland gettando nel panico l’equipaggio. Il comandante Oliviero Re ha chiamato subito i soccorsi ma poco dopo ha incrociato il Maestrale, impegnato nella missione europea antipirateria "Atalanta". Dalla fregata è subito partito un elicottero a sorvolare la zona dell’attacco e, contemporaneamente, anche l’unità della Marina si è avvicinata all’area. La presenza dei due mezzi ha scoraggiato i pirati che hanno quindi rinunciato all’attacco senza che i militari italiani sparassero un solo colpo. Scampato il pericolo, la Neverland ha proseguito nel suo viaggio scortata dal Maestrale fino a quando non ha lasciato il golfo dei pirati. Il mercantile italiano già l’anno scorso, il 22 aprile, era stato oggetto di un attacco sempre nel golfo di Aden. Anche in quel caso era intervenuto un pattugliatore della Marina che aveva messo in fuga cinque barchini di pirati che si stavano avvicinando alla Neverland. E il presidente della Finaval, Giovanni Fagioli, ha inviato un messaggio di ringraziamento al capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Paolo La Rosa, e al comandante del Maestrale, capitano di fregata Angelo Virdis. ”Grazie al tempestivo intervento dell’unità della Marina – scrive Fagioli – è stato scongiurato il pericolo e ogni più grave conseguenza. A voi – prosegue – il merito di rendere orgoglioso ogni italiano e di garantire la necessaria tranquillità a chi come noi è costretto a tali pericoli nell’esercizio delle attività in quella parte di mondo”. Nel golfo di Aden ogni anno passano circa 25.000 navi e due o tre al giorno battono bandiera italiana. Nei giorni scorsi un’altra nave italiana, la Jolly Smeraldo, era stata attaccata
più volte dai pirati.