Austria: in vista nuove limitazioni al traffico pesante sull’asse del Brennero

redazione

Il prossimo 3 ottobre il Parlamento del Tirolo è pronto a varare ulteriori misure di limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti in transito sull’asse del Brennero, secondo un cronoprogramma che a partire dall’estate del 2019 limiterebbe fortemente il flusso dei veicoli e delle merci da/per l’Italia.

L’inasprimento di limitazioni e divieti riguarderebbe diversi aspetti, dall’estensione del “divieto settoriale” alle restrizioni del divieto notturno per le merci deperibili, dall’intensificazione del sistema contagocce in particolari giornate, ai divieti di sabato nei mesi di gennaio e febbraio, fino ad arrivare a limitazioni del transito anche a veicoli Euro VI, vale a dire ai veicoli di nuova generazione con minimo impatto ambientale.

Attraverso i valichi alpini transita il 70% dell’export nazionale e la direttrice del Brennero è fondamentale per raggiungere i mercati del Centro e Nord Europa.

Con l’attuale infrastruttura ferroviaria non è possibile aumentare lo shift modale. Già oggi la vecchia linea ferroviaria sul Brennero trasporta quasi la stessa quantità di merce come la linea ferroviaria attraverso il san Gottardo in Svizzera con la moderna galleria di base.

“Le misure unilaterali che l’Austria intende adottare ledono la competitività delle aziende esportatrici italiane e rischiano di bloccare la timida ripresa economica italiana che poggia esclusivamente sull’export” – dichiara Thomas Baumgartner, Presidente ANITA –.

Inoltre, l’Austria intende introdurre misure restrittive per il trasporto di merce proveniente dall’Italia e destinato ai paesi nordici più stringenti rispetto alle merci in partenza o arrivo nel Tirolo.

Questo grave fatto rappresenta una discriminazione per le aziende produttrici italiane rispetto a quelle austriache.

“Il Brenner Meeting che vede Italia, Germania, Austria e l’UE tra i promotori dell’iniziativa di ricercare soluzioni condivise all’annosa tematica del transito sull’asse del Brennero, non soltanto non ha prodotto finora risultati apprezzabili ma si sta rivelando un tavolo del tutto inutile – sostiene il Presidente di ANITA – perché l’Austria va avanti da sola”.

E’ questo il grido di allarme lanciato dall’ANITA al Ministro dei trasporti Danilo Toninelli.

Contrariamente alle assicurazioni fornite dalle Autorità austriache nessuna azione concertata è stata adottata tra i Paesi e continua il vecchio metodo di assunzione unilaterale delle decisioni che vengono imposte dal Tirolo che sanciscono un incremento delle restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti.

“L’aspetto più sconcertante e grave delle nuove misure che si profilano all’orizzonte – continua Baumgartner – è il superamento dell’accordo con la Commissione UE sul divieto settoriale che liberalizzava il transito dei veicoli Euro6, in cambio di un deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia UE, dopo le due condanne già subite nel corso degli anni per analoghi divieti su alcune tipologie di merce”.

“L’estensione del divieto settoriale ad altre merci – legno, prodotti della chimica-plastica; metalli, macchinari e apparecchiature – e l’applicazione dello stesso anche ai veicoli Euro6 dal 1° agosto 2019, è un’imposizione inaccettabile che, se attuata, determinerà danni incalcolabili non soltanto alla filiera del trasporto e della logistica italiana ma all’interno settore produttivo del “made in Italy”, come abbiamo già avuto modo di constatare con i precedenti provvedimenti bocciati dalla Corte di Giustizia UE”.

“Chiediamo un urgente e deciso intervento sull’Austria e sulla Commissione UE, al fine di prevenire l’adozione delle misure preannunciate che potrebbero essere assunte nei prossimi giorni, a maggior ragione durante la Presidenza austriaca dell’Unione europea” – conclude il Presidente di ANITA.