Bari, la Polizia postale sventa traffico di carte di credito clonate

Paola Fusco

La Polizia postale di Bari ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare per clonazione di carte di credito contraffatte. In carcere sono finiti S.G. 35 anni, pregiudicato con precedenti per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, furto,ricettazione e D.G, 48 anni, con precedenti per contrabbando, armi e violazione dei benefici della sospensione condizionale della pena. Per il terzo indagato, D.N. 32 anni, incensurato, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Il lavoro investigativo della Polizia postale prendeva avvio nel 2006 a seguito di una serie di denunce, presentate da ignari cittadini che, a più riprese, avevano riscontrato transazioni sui propri circuiti di pagamento telematico, certamente frutto di operazioni fraudolente. Personale della squadra di P.G. carte di credito del settore operativo del compartimento, a seguito di direttive del pm Francesca Romana Pirrelli, titolare dell’indagine, ha avviato accertamenti che hanno permesso di risalire al probabile punto di compromissione delle carte fraudolentemente clonate, individuato  in un sistema POS installato presso un distributore di carburante di Adelfia (BA). Uno dei responsabili, dipendente della pompa di benzina, provvedeva, dietro compenso, attraverso uno skimmer portatile, a carpire i codici delle carte di ignari clienti. I complici poi provvedevano, attraverso l’utilizzo di un apposito programma operativo in grado di leggere e riutilizzare i dati carpiti, a riprodurre i codici su altri supporti dotati di banda magnetica.