Catania: scoperto arsenale di armi da guerra

Tiziana Montalbano

“Un supermarket delle armi al quale attingevano gruppi criminali, non soltanto della zona ma anche della provincia”. Il questore di Catania, Michele Capomacchia, definisce così l’arsenale di armi da guerra ritrovato oggi dagli agenti della Squadra mobile della città siciliana, nel rione Picanello. Due donne sono state arrestate: la moglie e la figlia, incensurate, di un esponente di una cosca mafiosa che custodivano le armi in parte nella loro abitazione, in parte in un garage. Il questore si è detto preoccupato non soltanto per la quantità ma anche per la qualità delle armi trovate in città nell’ultimo periodo. Solo oggi infatti sono state trovate dalla polizia una cinquantina di armi tra cui anche fucili, mitragliatori, due kalashnikov, pistole e giubbotti antiproiettile. Molte della armi sequestrate erano da collezione ma erano state modificate per renderle perfettamente funzionanti e realmente pericolose. Durante l’operazione è stato individuato anche un muro fatto apposta per collaudare le armi modificate. “Uno scenario che seguiamo con attenzione” – ha aggiunto il questore spiegando che “nell’ultimo periodo ci sono stati due omicidi e molti personaggi di ‘spessore’ criminale si fanno vedere di meno in giro. C’è aria di tensione tra clan e all’interno di alcuni gruppi”.