La Conferenza Links 2023 di Chainalysis a New York

redazione
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Alla Conferenza Links 2023 di Chainalysis a New York particolarmente apprezzato è stato l’intervento del Col. t.ST. Gian Luca Berruti dell’Agenzia della Cyber Security Italiana che, per la prima volta, ha introdotto il tema dell’uso della blockchain analysis, non solo come piattaforma di monitoraggio dei flussi di criptomoneta legati in particolare ad attività di contrasto al cybercrime, ma anche come possibile efficace strumento di cyber resilienza a tutela degli interessi nazionali.

Nell’ambito della sessione “investigations case studies”, condotta da Erin Plante – Vice President of Global Investigations – il Colonnello Berruti ha infatti portato come esempio pratico il caso della rilevazione di minacce cibernetiche attraverso l’analisi dei flussi delle criptovalute verso servizi di “ransomware as a service” per sottolineare le possibili implicazioni positive della crittografia al processo di implementazione della resilienza cibernetica.

Il Colonnello ha sottolineato come questo approccio rappresenti una grande opportunità per innalzare in maniera sensibile la resilienza cibernetica degli Stati attraverso una strategia che passa dall’essere reattiva a proattiva. L uso mirato degli innovativi strumenti tecnologici di Blockchain analysis, infatti, consente di monitorare efficacemente l’intero sistema delle transazioni in criptomonete ed osservarne la movimentazione verso uno o più player che offrono servizi di penetrazione o di identificazione di vulnerabilità come ad esempio nel caso del Ransomware as a service.

Un patrimonio informativo, dunque, che può essere prezioso per prevenire attacchi e innalzare la capacità di resilienza delle infrastrutture prese di mira dai cybercriminali o dalle cyber gang ma anche una modalità innovativa di identificazione delle minacce e di rilevazione di dati ed elementi determinanti per innalzare l effettiva capacità di resilienza e di sopportazione di azioni malevole od ostili con tempestive azioni di mitigazione o aggiornamenti delle misure di sicurezza attraverso l’individuazione predittiva dei bersagli e il conseguente studio delle modalita di aggressione.

Le rilevazioni ottenute assumono un’efficacia ancora maggiore, sottolinea il rappresentante dell’ACN italiana,  se compendiate e integrate con le risultanze di strumenti di web intelligence al fine di migliorare sensibilmente le attività di “cyber threat intelligence” e possono contribuire in maniera determinante a prevenire importanti danni alle infrastrutture del perimetro di sicurezza nazionale anche attraverso opportuni e tempestivi aggiornamenti delle misure di sicurezza adottate.

Anche sul fronte del mercato delle possibili vulnerabilità, esposte in angoli remoti della rete – come il dark web – le transazioni in criptomoneta permettono un’analisi preventiva ed un monitoraggio proattivo.

Crediamo molto, ha concluso il Col. Berruti, nella promozione dell’uso della crittografia come strumento di cybersicurezza. La Blockchain rappresenta una opportunità formidabile che intendiamo sviluppare in maniera approfondita in questo contesto e riteniamo che le partnership pubblico-private rappresentino il terreno ideale per questo obiettivo.

Erin Plante, nel ringraziare il colonnello per il suo prezioso intervento, ha replicato sostenendo che il core business dell’azienda sia proprio quello di customizzare i propri prodotti sulla base delle esigenze operative della clientela e ritiene quindi che la sfida di impiegare l’uso delle piattaforme di Chainalysis nel campo della cyber sicurezza e della resilienza possa essere un importante obiettivo  da raggiungere con il supporto e il contributo fattivo della Agenzia per la Cybersicurezza nazionale italiana e degli omologhi enti nel panorama internazionale.