Cile, si risveglia il vulcano Llaima. Rischio evacuazione per l’intera regione

Red

E’ stata improvvisa e devastante l’eruzione in Cile del vulcano Llaima (3.125 metri). Dal suo cratere centrale sono fuoruscite impressionanti quantità di lava, cenere e lapilli cha hanno indotto la Protezione Civile cilena a far scattare un piano di emergenza evacuando tutti gli abitanti dei villaggi vicini al vulcano ed mettendo in stato di preallarme l’intera regione dell’Araucaniana. Tratti in salvo anche 53 turisti, prelevati oggi dall’esercito, dopo che erano rimasti isolati per 18 ore in un rifugio del Parco Nazionale del Conguillio bloccati dall’improvvisa piena di un fiume ingrossatosi per lo scioglimento delle acque dovute all’eruzione. Altri 200 turisti che si trovavano in vancanza nel Parco sono stati evacuati. L’Onemi, che è l’ufficio nazionale cileno per le emergenze, ha comunicato che la prima eruzione è avvenuta alle ore 2:00 italiane di oggi e che una grande esplosione è stata registrata sempre oggi alle 13:00 (ora italiana) con una massiccia fuoriuscita di materiale che sta creando allarme anche negli aeroporti argentini di Neuquen e Vidma. Le autorità della regione hanno dichiarato lo stato di “allarme giallo”, che prevede il rafforzamento dell’attività di monitoraggio e la predisposizione per una eventuale evacuazione di massa. In Cile vi sono circa 2.000 vulcani di cui 500 sono classificati come geologicamente attivi. Negli ultimi 450 anni solo il Llaima ed atri 59 vulcani hanno manifestato attività eruttiva.