Cybersecurity: in Italia rischio elevato di attacchi informatici

Narciso Galasso

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi internazionale hanno fatto aumentare i rischi per la sicurezza informatica nel mondo. L’Italia, nonostante sia tra i paesi più virtuosi in Europa nel campo della cybersecurity, rimane esposto agli attacchi degli hacker. In particolare, circa il 30% delle aziende che subiscono un attacco non hanno piani di difesa.

Nel primo trimestre del 2022 si sono registrati 806 casi tra attacchi e violazioni della privacy, con un aumento del 78% rispetto all’ultimo trimestre del 2021.

Oltre al banking on line e agli acquisti virtuali, sono sempre più frequenti inganni che si nascondono dietro fake news sul conflitto o false campagne di aiuti umanitari.

Non mancano, poi, gli attacchi ransomware, a seguito dei quali molti hanno pagato un riscatto per rientrare in possesso dei propri dati.

Inoltre, le minacce più temute dalle aziende sono gli attacchi di phishing/social engineering e i denial of service (DoS), oltre alle conseguenze negative di una violazione come dati e proprietà sottratte o danneggiate, i costi legati al fermo della produzione e per la risoluzione della criticità.

L’aumento del rischio è legato anche all’uso crescente del cloud e all’uso ancora molto basso della crittografia.