Da professore al MIT di Boston a CEO di Akamai: a Tom Leighton il Marconi Prize 2018

redazione

Se oggi riusciamo a vedere un film online o a seguire un evento in diretta streaming senza problemi è anche merito suo. Martedì 2 ottobre, a Bologna, Tom Leighton, ideatore di una rivoluzionaria soluzione per eliminare il problema della congestione del traffico dati sul web, riceverà il Marconi Prize 2018.

 

Assegnato dalla Marconi Society, il Marconi Prize è il più prestigioso premio a livello mondiale nel campo dell’Information and Communication Technology (ICT) e può essere accostato, per l’importanza e per la fama degli scienziati ai quali è stato conferito (ad esempio i fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin o il padre del web Tim Berners-Lee), a un Premio Nobel.

 

La cerimonia di consegna è ospitata ogni anno in sedi diverse in tutto il mondo, ma ciclicamente torna a Bologna, la città che ha dato i natali a Guglielmo Marconi – inventore della radio e padre delle moderne telecomunicazioni – a cui il premio è intitolato. E in questi casi ad organizzare l’evento è la Fondazione Guglielmo Marconi, l’istituzione con sede a Villa Griffone – storica dimora di Guglielmo Marconi, a pochi chilometri da Bologna – che si occupa, insieme anche all’Università di Bologna, di promuovere la ricerca nel campo delle telecomunicazioni e la diffusione dell’attività scientifica di Marconi, sotto la presidenza del prof. Gabriele Falciasecca.

 

Proprio a Villa Griffone, nella mattinata di martedì 2 ottobre, si terrà il 2018 Marconi Society Symposium. Studiosi, innovatori e imprenditori leader nel campo delle ICT si incontrano per affrontare le grandi emergenze che agitano la rete: i social network utilizzati come arma per influenzare opinioni e (forse) elezioni, il delicato tema della privacy e della gestione dei dati personali, i cyber attacchi che minacciano la sicurezza di sistemi finanziari, infrastrutture, intere nazioni.

 

L’assegnazione a Tom Leighton del Marconi Prize consacra la sua “doppia identità”: da un lato uno dei migliori computer scientists al mondo e dall’altro uno degli imprenditori e CEO di maggior successo a livello globale. “È un onore ricevere questo riconoscimento dalla Marconi Society”, afferma Leighton. “Non solo per me, ma anche per Danny Lewin, che con me ha creato Akamai, e per tutte le persone che nel corso di oltre vent’anni hanno lavorato duramente con l’obiettivo di applicare la nostra tecnologia e rendere internet un luogo sempre più sicuro e affidabile”.

 

Tom Leighton devolverà i 100.000 dollari assegnati con il Marconi Prize alla Akamai Foundation, il cui obiettivo è sostenere giovani studentesse e studenti tra i 4 e i 12 anni che si dimostrano particolarmente brillanti in matematica e incoraggiare così la prossima generazione di innovatori in campo tecnologico.

 

Oltre a Tom Leighton, ospite d’onore, ci saranno Giovanni Emanuele Corazza, docente dell’Università di Bologna e CEO del Cineca, Vint Cerf, vice presidente e Chief Internet Evangelist di Google, nonché uno degli ideatori del protocollo TCP/IP su cui si basa l’architettura della rete internet, insieme a Julia Powels (New York University), Sarah Roberts (UCLA), Ade Adewunmi (TeraData), Stefano Pileri (Italtel), Michelle Dennedy (Cisco), Stefano Pilleri (ItalTel), Jay Coley (Akamai Technologies), Giovanni Guidotti (Leonardo), Martin Hellman (Standford University).

 

 

Chi è Tom Leighton

 

Cofondatore e oggi CEO di Akamai Technologies, una delle più grandi e importanti aziende al mondo per la distribuzione dei contenuti online (ma anche per i servizi di cloud computing e per la cyber security), Tom Leighton ha in realtà un passato da accademico. A metà degli anni ’90 era un professore al MIT di Boston e si occupava di matematica applicata ai problemi dell’informatica. È qui che nel 1995, su impulso del collega Tim Berners-Lee (l’inventore del World Wide Web), inizia a pensare ad un sistema in grado di organizzare in modo efficace la distribuzione dei pacchetti di contenuti online, evitando così il pericolo di congestione della rete internet. Una sfida a cui lavora insieme ad uno dei suoi studenti più brillanti, Danny Lewin.

 

Dopo due anni di ricerche, gli sforzi di Leighton e Lewin vengono premiati: riescono a mettere a punto un metodo innovativo basato sui Content Delivery Network (CDN) – reti di server che duplicano i contenuti online – grazie al quale risolvere le difficoltà di gestione del traffico dati sul web. Il problema ora era convincere il mondo che quel sistema poteva funzionare.

 

Per farlo, nel 1998, i due – pur senza alcuna esperienza imprenditoriale – decidono di fondare una società – che chiamano Akamai – con l’obiettivo di fornire a parti terze il proprio servizio di content delivery. Il successo arriva nel giro di pochi mesi: nel 1999 Akamai viene quotata in borsa, cresce esponenzialmente e dimostra di essere una realtà fondata su basi più che solide. Tanto che, pur con qualche difficoltà, nel 2000 riesce a sopravvivere al terremoto generato dall’esplosione della bolla speculativa delle dot-com.

 

Il giorno più difficile per Akamai arriva però l’11 settembre 2001. Denny Lewin, l’ex studente di Leighton che con lui aveva fondato la società, è uno dei passeggeri dell’aereo che si schianta sulla Torre Nord del Word Trade Center di New York. Un dramma che, per una tragica ironia della sorte, si rivela anche il test perfetto per gli studi su cui Lewin si era impegnato per anni. Quel giorno e nei giorni successivi, infatti, centinaia di milioni di persone si collegano online per seguire le notizie e cercare informazioni: se l’impalcatura di internet, all’epoca ancora piuttosto fragile, riesce a reggere senza eccessivi problemi l’impatto di quelle giornate, il merito è anche dei sistemi di Content Delivery Network (CDN) messi a punto da Tom Leighton e Denny Lewin.

 

Da allora, Akamai ha continuato a crescere, arrivando a gestire e smistare ogni giorno migliaia di miliardi di richieste di contenuti online. E da quando, nel 2013, Tom Leighton ha assunto il ruolo di CEO, la società ha ampliato ulteriormente i suoi orizzonti, fino a diventare una delle piattaforme di cloud computing e cyber security più importanti al mondo.