DAP: progetto realizzazione ICAM a Firenze

Roberto Imbastaro

In relazione ad alcuni articoli di stampa apparsi in questi giorni sudiversi quotidiani della regione Toscana, che manifestano preoccupazione inordine alla possibile mancata realizzazione di un ICAM presso la città diFirenze, è opportuno fare chiarezza sulla posizione dell’Amministrazionepenitenziaria centrale che, già nel mese di gennaio del 2010, prima dellapromulgazione delle legge 62/2011 volta a tutelare il rapporto tra detenutemadri e figli minori, sottoscriveva con diversi partner istituzionali –Presidente della Regione Toscana, Presidente del Tribunale di sorveglianzadi Firenze, Presidente dell’Opera Pia Madonnina del Grappa e Presidentedell’Istituto degli Innocenti di Firenze – apposito protocollo d’intesa.Con tale atto, l’Opera Pia Madonnina del Grappa si è impegnata a concederein comodato d’uso all’Amministrazione penitenziaria una villetta congiardino ed annessi edifici da destinare ad ICAM, per l’accoglienza delledonne, imputate e/o condannate, con i propri figli al seguito.La ristrutturazione dell’immobile è finanziata dalla Regione Toscana che,con apposite delibere del 2012 e del 2013 ha stanziato complessivamente lasomma di 621.000,000 euro, messa a disposizione della Società della Salute(SDS), incaricata, dalla stessa regione, della realizzazione dei lavori, lacui conclusione è stimata per la fine del corrente anno.In tal senso, pur apprezzando i suggerimenti di razionalizzazione cheprovengono dal territorio, questa Amministrazione continua a ritenere idiritti e gli interessi dei bambini, figli di persone detenute, prevalentisu ogni altra qualsiasi considerazione che vada a ritardare o rinviare ilriconoscimento pieno e incondizionato di tale diritto, peraltro sancito dauna legge dello Stato.In tal senso, pertanto, l’auspicio di questa Amministrazione è quello che ilavori presso la struttura dell’Opera Pia Madonnina del Grappa siano portatia termine nei tempi programmati e che, nelle more, le Autorità locali e lastessa Magistratura di Sorveglianza adottino provvedimenti, provvisori epreventivi, anche di comunità, affinché nessun bambino sia ristretto pressol’istituto penitenziario di Firenze Sollicciano.