“E’ il nostro obiettivo e il test di questi mesi dimostra che ce la faremo, con un lavoro di squadra. In otto mesi abbiamo aperto o riaperto 783 cantieri per 1.072 milioni dei 2,3 miliardi recuperati e non spesi negli ultimi 15 anni. Il resto – ha continuato D’Angelis – diventerà cantiere nel corso del 2015. E’ partito il piano delle 14 città metropolitane con un investimento complessivo di 1.2 miliardi per opere da Genova a Milano da Firenze a Messina. Abbiamo finalmente un piano nazionale con 7.152 opere da pianificare in tutte le Regioni ed è stata già definita una spesa mai finanziata in Italia per 9 miliardi complessivi".
"Cosa serve? – ha concluso D’Angelis – serve coscienza del rischio, conoscenza dei fenomeni, autodifesa nel tempo dei cantieri, ridare dignità e ruolo ai geologi, una buona pianificazione urbanistica e per moltissimi comuni la fine dell’occupazione di suoli selvaggia e senza criterio. Non siamo meno attrezzati del Giappone o della California o del nord Europa e possiamo finalmente difenderci con questo approccio culturale nuovo che produrrà anche molta occupazione"