Eaton a supporto dell’ambiente evidenzia l’importanza di ridurre l’uso del gas SF6 nei quadri elettrici per raggiungere la neutralità climatica

 Eaton – azienda leader a livello globale nella gestione dell’energia – rinnova il proprio impegno nei confronti della salvaguardia ambientale, promuovendo l’importanza di ridurre l’utilizzo del gas SF6 nei quadri elettrici per raggiungere gli obiettivi climatici dei prossimi anni e decenni.

Questo avviene in una fase critica del processo legislativo. La Commissione europea sta infatti attualmente esaminando il regolamento sui gas-F, che mette al bando i gas fluorurati pericolosi laddove siano disponibili alternative meno dannose. Tuttavia, il regolamento esonera da questo divieto l’utilizzo del gas SF6 nei quadri elettrici secondari di media tensione. Tale eccezione è stata concordata perché, al momento della sua adozione nel 2014, si riteneva che non fossero pronte tecnologie alternative.

Oggi, invece, è necessario sostenere attivamente una graduale eliminazione del gas SF6 anche attraverso una legislazione appropriata, tanto che un recente report della Commissione Europea raccomanda di eliminare l’utilizzo di gas SF6 entro il 2025. La revisione del regolamento sui gas-F deve inviare al mercato un segnale chiaro per colmare le restanti lacune nella legislazione dell’UE e vietare l’uso del pericoloso gas SF6. Soluzioni prive di gas SF6 sono ora disponibili e un piano di eliminazione graduale, ma deciso e ambizioso, inciderà positivamente sui costi e favorirà un più ampio utilizzo di apparecchiature che non prevedano la presenza di gas SF6.

“Negli ultimi anni è diventato chiaro che l’UE non sarà in grado di raggiungere la neutralità climatica senza affrontare il problema del gas SF6. Le emissioni di tale gas ammontano a 196 milioni di tonnellate di CO2 e, che equivale al 20% delle emissioni annuali di gas serra (GHG) provenienti dal settore dell’energia dell’Unione Europea. Sulla scia della decentralizzazione della generazione e dell’accumulo dell’energia, le nuove unità con gas SF6 installate dopo il 2025 porteranno a un aumento delle emissioni del 42% entro il 2050. Se questa nuova base di installazione non sarà priva di gas SF6, il rischio per l’UE è di accompagnare la crescita delle energie rinnovabili con la più potente emissione di gas serra (GHG) nota (SF6) e quindi di minare i propri obiettivi”, afferma Marco Battisti, Commercial & Industrial Segment Marketing Manager di Eaton Italia.

Xiria: il quadro di media tensione sostenibile e sicuro

Tra l’offerta di punta di Eaton per le applicazioni MT fino a 24kV, Xiria è uno dei quadri elettrici di media tensione oggi presenti sul mercato, più compatti, più flessibili, più sicuri e a minor impatto ambientale. Xiria è configurabile come quado Misure, quadro di distribuzione secondaria e quadro per la distribuzione ad anello. Inoltre, è disponibile l’estensibilità dei quadri Xiria monoblocco a 2, 3, 4 e 5 scomparti che abilita una maggiore flessibilità grazie al design modulare ma contribuisce a rendere le soluzioni dei quadri di media tensione ancora più compatte. Il quadro elettrico SF6-Free costituisce la risposta perfetta per chi richiede di ridurre gli spazi in termini di accesso e manutenzione.

Sviluppata senza l’utilizzo di gas SF6 per l’estensione dell’arco elettrico, Xiria assicura un elevato livello di affidabilità e sicurezza per le persone e per l’ambiente circostanti. Inoltre, garantisce un basso costo totale di proprietà (TCO), grazie a costi estremamente ridotti per la dismissione del prodotto a fine vita.

Tutta la gamma Xiria è prodotta e testata secondo le normative IEC.  In conformità con la IEC 62271-200 Xiria prevede, infine, una tenuta all’arco interno (IAC) AFLR – 20kA – 1s.

“Oggi esistono alternative al gas SF6 convenienti, efficienti dal punto di vista energetico e affidabili. Ma soprattutto, queste alternative supportano anche gli obiettivi di neutralità climatica del Green Deal dell’Unione Europea. Eaton è all’avanguardia nello sviluppo di quadri elettrici a media tensione privi di gas SF6 da oltre 60 anni. In Europa oggi questa tecnologia viene prodotta da diversi operatori del settore e potrebbe ricoprire un ruolo importante nel consolidamento della leadership globale dell’UE nell’ambito delle tecnologie sostenibili”, conclude Battisti.