Foggia promuove la sicurezza integrata

Paola Fusco
"La sfida della sicurezza passa anche per un nuovo ruolo attivo degli enti locali, che hanno il compito di costruire un sistema integrato di collaborazione con le Forze dell’ordine teso a migliorare il
monitoraggio del territorio e a rendere i corpi di Polizia municipale un alleato importante nella lotta alla criminalita’". Cosi’ Antonio Pepe, presidente della provincia di Foggia, commenta l’ approvazione da parte della giunta provinciale del progetto ‘ Formazione integrata per Foggia sicura’, elaborato dall’ ente di palazzo Dogana. La progettualita’ (che impegnera’ complessivamente 936mila euro
e che avra’ la durata di 24 mesi) e’ finalizzata alla realizzazione di una formazione integrata tra operatori della sicurezza e altri soggetti comunque impegnati nel medesimo settore. Destinatario delle azioni sara’ infatti il personale delle Polizie Locali, della Polizia provinciale, della Polizia di Stato, dell’ Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo forestale dello Stato, della Guardia
costiera. Obiettivo strategico del progetto approvato dalla giunta provinciale sara’ la formazione, il potenziamento dei saperi necessario per implementare la capacita’ del sistema sicurezza. Il progetto ‘Formazione integrata per Foggia sicura’ si articolera’ nella costituzione di un comitato scientifico (una sorta di cabina di regia formata da rappresentanti della provincia di Foggia, della prefettura, delle diverse Forze di polizia nazionali e locali destinatarie dell’ azione formativa), che avra’ il compito di presiedere tutte le attivita’ di governance progettuali e nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione rispetto alle finalita’ dell’ attivita’ di studio e di analisi delle caratteristiche evolutive, organizzative e operative delle forme di criminalita’ organizzata presenti e operanti sul territorio
provinciale. Saranno quindi attivati moduli formativi inerenti i sistemi di infiltrazione delle organizzazioni criminali nel tessuto economico-finanziario, oltre che i fenomeni di usura, estorsioni,
lavoro irregolare, gestione dei flussi migratori e reati ambientali. "Con questa idea – aggiunge Antonio Pepe – pensiamo di promuovere una grande assunzione di responsabilita’ da parte di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella lotta alla criminalita’, macro o micro che sia. Riaffermare la presenza dello Stato sul territorio significa infatti fare in modo che ciascun ente locale, ciascuna Polizia municipale siano parte di una piu’ ampia e moderna ‘rete della sicurezza‘ territoriale".