Forestale: incendi in calo del 50% rispetto al 2007

red

Diminuiscono del cinquanta per cento gli incendi boschivi in tutta Italia. In netta diminuzione anche la superficie boscata colpita dalle fiamme. A tale proposito Luca Zaia, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali dichiara: "Diversi i fattori che hanno determinato il sensibile calo del numero degli incendi boschivi nella nostra Penisola, dal maggiore utilizzo da parte dei Comuni italiani del catasto delle aree bruciate al crescente coordinamento tra le Forze di polizia e i diversi enti impegnati nelle operazioni di spegnimento dei roghi, senza dimenticare il miglioramento delle condizioni climatiche. Tuttavia le abbondanti piogge della stagione primaverile e dell’inizio di quella estiva hanno aumentato sensibilmente la vegetazione del sottobosco, cosa che potrebbe ancora favorire la possibilità di roghi, che però, voglio sottolineare sono per la maggior parte di origine dolosa. Le statistiche di questi ultimi giorni parlano infatti di un aumento sensibile degli eventi incendiari. Da una media di 20 incendi al giorno nel mese di luglio, si è passati ai circa cento roghi di questi ultimi giorni, benché le superfici bruciate siano state per lo più di modeste entità, grazie soprattutto al buon funzionamento del sistema di spegnimento. E’ necessario però noni abbassare la guardia di fronte a una possibile recrudescenza del fenomeno. Per questo l’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, su mia indicazione, ha disposto il potenziamento dei servizi di sorveglianza su tutto il territorio nazionale. Nella lotta agli incendi è necessaria anche una corretta comunicazione da parte dei mass media che non alimenti, purtroppo ancora frequenti, casi di emulazione, concetto che ha ispirato lo spot della Campagna istituzionale di quest’anno promossa dal Ministero e realizzata dal Corpo forestale. Nello stesso tempo bisogna agire con fermezza applicando fino in fondo le pene previste per gli incendiari".Questi i numeri degli incendi nel periodo 1gennaio 2008/8 agosto 2008. Rispetto allo stesso periodo del 2007 quando i roghi erano stati 5.562, si assiste ad una diminuzione del 50% del numero degli incendi. In netto calo anche la superficie totale percorsa dalle fiamme che passa da 135.217 ettari del 2007 agli attuali 22.631, ben l’80 per cento in meno. Diminuisce la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno (68.425 ettari del 2007 contro gli 11.312 del 2008) e quella non boscata (66.792 ettari del 2007 contro gli 11.319 del 2008). La mappa dei roghi identifica la Calabria come il posto “più caldo” d’Italia nel periodo 1 gennaio – 8 agosto: 413 incendi. Seguono la Campania (318), la Sicilia (247), la Sardegna (239), la Toscana (226), la Puglia (225), la Liguria (222) e il Lazio (199). In Liguria si è avuta la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco (4.197 ettari). Seguono il Piemonte (1.251), la Puglia (1.189), la Calabria (1.038) e la Campania (774). Per quanto riguarda la superficie media degli incendi (ha/incendio), è la Liguria a far registrare i numeri più alti: 19,4 contro una media nazionale di 8,1. Il Trentino Alto Adige con appena 2 roghi, è stata la regione meno colpita dalla piaga degli incendi boschivi. All’8 agosto 2008 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 271 persone per il reato di incendio boschivo: 7 gli arrestati e 264 le persone denunciate a piede libero. Gli arresti sono stati effettuati in provincia di Matera, di Bari, di Vibo Valentia, di Benevento, Caserta e di Cosenza.