Forestale sequestra tartaruga azzannatrice

red

 

Una tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) di circa 15 chili è stata sequestrata oggi a Roseto degli Abruzzi (Teramo) dal personale del Servizio Cites di Pescara del Corpo forestale dello Stato. L’esemplare, che avrebbe circa 25 anni di età, era detenuto illegalmente nella casa di un cittadino abruzzese che lo custodiva all’interno di una grossa vasca senza gli opportuni accorgimenti per evitarne la fuga, cioè senza recinzioni o steccati. Queste specie animale, così come molti altri mammiferi e rettili, sono considerate dalla legge pericolose per la salute e la pubblica incolumità ed è assolutamente vietato detenerle in cattività. La tartaruga azzannatrice, che trae il nome dalle sue abitudini alimentari e dalla sua proverbiale voracità, è molto diffusa nel continente americano e deve essere salvaguardata con estrema cautela. Spetta ora alla Forestale trovare una struttura idonea ad accogliere l’esemplare che necessita di spazi e accortezze particolari. Nel frattempo la tartaruga è stata presa in cura dal personale specializzato delle strutture del Servizio Cites di Pescara del Corpo forestale dello Stato. Numerosi mammiferi e rettili sono considerati pericolosi sia per le loro potenzialità offensive specifiche che per il pericolo di trasmissione di malattie rare. Per questo la legge, a partire dal 3 ottobre 1996, ne vieta tassativamente il commercio e la detenzione. Molti di questi esemplari selvatici, nonostante ciò, sono considerati oggi i nuovi animali da compagnia e sono sempre più presenti nelle nostre case al posto del classico cane, gatto o pesce. Diversi acquirenti non sono a conoscenza però dei notevoli problemi di gestione che questi animali, soprattutto una volta cresciuti, possono determinare a causa delle loro dimensioni, dell’indole e delle necessità biologiche ed etologiche.