GdF: Arezzo, scambi clandestini (esentasse) di oro e denaro. Fermati 4 responsabili

Emidio Lasco

Oro e preziosi per 29 kg. nonché denaro contante per oltre un milione di euro; è questo il sostanzioso bilancio di due distinte operazioni messe a segno durante lo scorso fine settimana dai finanzieri del Comando Provinciale di Arezzo i quali, al termine delle stesse, hanno arrestato due persone mentre altre due sono state denunciate per il reato di riciclaggio.
Era qualche tempo che le fiamme gialle aretine stavano attenzionando alcuni soggetti che, già gravati da precedenti specifici, si sospettava fossero in zona per trafficare in oro e preziosi con imprenditori locali del settore, chiaramente senza però corrispondere nulla all’Erario.
Accertata la presenza sul territorio di competenza dei soggetti in questione, i finanzieri hanno cominciato a seguirne gli spostamenti sorprendendoli nottetempo: il primo proprio mentre si trovava vicino al domicilio di un imprenditore e proprio al momento in cui era in atto lo scambio oro/contanti tra i due.
Nella macchina del soggetto acquirente, intestata ad una società di Valenza Po, i militari operanti hanno peraltro scoperto un doppiofondo dentro il quale era stato nascosto il contante, mentre l’oro era contenuto nel borsone al seguito del venditore.
Nel secondo fermo, invece, il soggetto acquirente (di origini algerine ma con documenti francesi) portava con sé la somma di 520.000 euro che avrebbe scambiato con 14 kg. di gioielleria in oro.
Anche in questo caso, il fulmineo intervento dei finanzieri ha reso vano un notturno scambio clandestino di beni per un controvalore di oltre 1.000.000 di euro.
Per i due responsabili di tale episodio però – essendo scattata l’aggravante transnazionale del reato – si sono aperti i cancelli del carcere di Arezzo.
Le indagini sono comunque ancora in corso al fine di individuare l’origine dell’oro sequestrato, nonché delle somme in contanti che detenevano due dei quattro responsabili fermati.
Da sottolineare come quello orafo sia il settore economico tra i più importanti di questa provincia toscana; settore che la Guardia di Finanza cerca di tutelare con indagini e interventi come quest’ultimo che, oltre a reprimere traffici illeciti e ingenti evasioni fiscali, mirano a salvaguardare gli interessi delle aziende e degli operatori che lavorano nel rispetto delle regole.