GDF, Asti: sicurezza agroalimentare, sequestrati 150.000 litri di finto vino “pinot” italiano

Gabriel Romitelli

150mila litri di finto vino “Pinot” italiano sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Asti al termine di un’attività a tutela dei consumatori e della produzione vitivinicola italiana che le fiamme gialle hanno condotto in collaborazione con i funzionari dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti alimentari (ICQRF).

L’operazione ha preso avvio da un controllo che i finanzieri e gli ispettori del Ministero delle Politiche Agricole e Ambientali hanno eseguito presso un’azienda di Calamandrana (AT), in particolare sui registri di magazzino della stessa società nonché sui mosti giacenti in cantina riscontrando, oltre a numerose irregolarità, anche l’utilizzo di prodotto vinicolo proveniente dalla Moldavia o da altre località al momento sconosciute.

Tali prodotti, che ovviamente non avevano nulla a che fare con la rinomata produzione agroalimentare italiana, venivano però utilizzati per “tagliare” illecitamente vini che sarebbero poi stati immessi sul mercato con indicazioni di origine controllata e protetta (D.O.C. e D.O.P.), e per di più sofisticati con sostanze chimiche che, a causa di un discreto utilizzo, sarebbero state difficili da rintracciare alle analisi di laboratorio.

Acquisiti sufficienti elementi probatori sulla smaccata frode che i responsabili dell’azienda avevano messo a punto, ai militari della Guardia di Finanza astigiana non è rimasto altro procedere al sequestro di 125.000 litri di moscato moldavo e di moscato di provenienza sconosciuta sversati all’interno di vasche di fermentazione, mentre altre 40.000 bottiglie di Pinot (finto D.O.P.) sono state individuate e bloccate a bordo di un camion in procinto di raggiungere il posto di Livorno, e dove il vino adulterato sarebbe stato imbarcato alla volta degli Stati Uniti.

I responsabili dell’illecito sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio e contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari.