GdF: Bari, 9 tonnellate di sigarette contrabbandiere e 2 kg. di tritolo sequestrati in due diverse operazioni

Giuseppe Magliocco

Sono giorni di grande impegno questi per i finanzieri del Comando Provinciale di Bari che nell’ambito di due servizi, molto diversi tra loro anche se comunque rientranti nei compiti istituzionali del Corpo, hanno sequestrato 9.000 kg. di tabacchi lavorati esteri nonché 2 kg. di tritolo.
Scenario del primo sequestro il porto del capoluogo pugliese, dove le fiamme gialle hanno scovato il prezioso carico di “bionde” all’interno di un container sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia.
Sulla base di accurati riscontri documentali ed analisi c.d. “di rischio”, i militari della Guardia di Finanza, unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno deciso di verificare per bene se quel container proveniente dalla Georgia fosse realmente stipato da bicchieri in vetro come dichiarato, anche perché le immagini successivamente ottenute dalla “Silhouette Scan” (l’apparecchiatura a raggi x che permette di visualizzare il carico di un container senza svuotarlo completamente) qualche altro dubbio lo aveva sollevato al riguardo.
Spostando un centinaio di cartoni effettivamente ricolmi di bicchieri, peraltro di scadente fattura, le fiamme gialle hanno così trovato il carico di sigarette di contrabbando di marca “Marble”.
La seconda operazione è stata invece condotta nelle campagne di Acquaviva delle Fonti (BA), dove una pattuglia della GDF stava compiendo alcuni rilevamenti su una discarica abusiva di rifiuti speciali, che qualcuno aveva pensato bene di ricavare in una zona di difficile accesso, dunque lontana da occhi indiscreti, ove continuare ad abbandonare rifiuti in tutta tranquillità.
L’eccezionale ritrovamento dell’esplosivo è stato dovuto alla curiosità di un finanziere che notando la presenza di un qualcosa di avulso rispetto agli altri materiali rinvenuti sul terreno (un sacco di juta chiuso) ha voluto aprirlo per vederne il contenuto.
Al militare, che evidentemente ben ricordava le nozioni apprese in addestramento, non c’è voluto molto per capire che quello era materiale esplodente con tanto di miccia, ed ha avvisato i suoi colleghi che allargavano subito la perlustrazione per vedere se sul posto vi fosse altro esplosivo occultato.
Non rilevando presenza di altro materiale esplosivo l’artificiere della Polizia di Stato, nel frattempo intervenuto, provvedeva a mettere in sicurezza quei 2 kg. di tritolo che venivano trasportati presso uno speciale deposito.
In relazione a tale inquietante ritrovamento, sono stati avviati approfondimenti investigativi volti a risalire ai detentori dell’esplosivo che, verosimilmente, era nella disponibilità della malavita locale.