GdF: Brindisi, traffici di contrabbando, droga e frodi doganali. Arrestati 5 italiani e 2 albanesi

Giuseppe Magliocco

Stavano cercando elementi di prova su una consistente quanto subdola frode doganale con tanto di traffici contrabbandieri messi in atto da alcuni soggetti, quando, allargando il campo delle indagini, si sono accorti dell’esistenza di un secondo gruppo criminale dedito al traffico internazionale di droga ed hanno così chiuso il cerchio (nello specifico quello delle manette) su 7 responsabili di cui cinque italiani e due albanesi.
Artefici del doppio risultato di servizio sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi che hanno operato gli arresti tra le provincie pugliesi di Bari e Lecce, oltre che in quella di competenza territoriale, peraltro effettuando il sequestro di 480 kg. di marijuana, un’autovettura ed un potente motoscafo.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica brindisina, era come preannunciato sopra partita da un’indagine riguardante una frode doganale. La stessa riguardava carichi di tabacchi lavorati esteri e alcool provenienti da Olanda, Lituania e Polonia che venivano fatti misteriosamente sparire per essere sostituiti da carichi di copertura di scarso valore.
La merce, infatti, una volta giunta presso le dogane di quei Paesi veniva assoggetta al previsto pagamento delle cauzioni salvo poi essere “dispersa” in traffici contrabbandieri. Gli stessi tabacchi e lo stesso alcool, abilmente sostituiti da merci di valore ben inferiore, giungevano così al porto di Brindisi accompagnati da documenti contraffatti e da dichiarazioni di carico mendaci, ovviamente strumentali a riottenere indietro le cauzioni versate in precedenza conseguendo così un guadagno – in questo caso quello derivante proprio dalle attività di contrabbando – ma sempre al netto di ogni imposta prevista in garanzia di dazi doganali, IVA, accise ecc.
Scoperto l’artifizio documentale per i responsabili è così scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tutto ciò mentre i finanzieri avevano acquisito anche altre notizie in ordine ad uno sbarco di droga che sarebbe dovuto avvenire di lì a poco lungo le coste brindisine.
Allertato il dispositivo aeronavale del Corpo, in zona Marina di Torchiarolo (BR) le fiamme gialle piombavano così su alcuni soggetti che venivano sorpresi dai militari sulla battigia proprio mentre stavano per sbarcare “erba” di provenienza albanese.
Anche per loro, ovviamente, si sono dischiuse le porte della locale Casa Circondariale.