GdF: Crotone, sbarco di migranti curdi nella notte, i finanzieri traggono in salvo una donna con il suo bambino rimasti bloccati all’interno di un’imbarcazione

Oriol De Luca

Erano le 03.45 della notte scorsa quando gli abitanti del piccolo centro di Torre Melissa (KR) sono stati svegliati dalle urla di una cinquantina di persone appena giunte sulle rive della località balneare calabrese a bordo di una barca a vela che però, ormai prossima alla riva, probabilmente a causa dell’oscurità andava a toccare il basso fondale rovesciandosi improvvisamente e gettando così nel panico gli occupanti tra cui erano presenti 6 donne e 4 bambini.
A dar per primi soccorso ai migranti (risultati essere di etnia curda) sono stati proprio i cittadini del luogo, che dunque hanno allertato della circostanza i carabinieri i quali giungevano subito sul punto dal più vicino Comando territoriale.
Allertato dello sbarco anche il Reparto Operativo della Guardia di Finanza di Crotone, le fiamme gialle facevano immediatamente partire dai moli anche il proprio personale che in pochi minuti, nonostante si trovasse a più di 25 km. di distanza da Torre Melissa, raggiungeva la zona dei soccorsi.
È stato a quel punto che i finanzieri del Servizio Navale, forti delle loro indiscussa perizia marinaresca, hanno capito che quella barca rovesciatasi improvvisamente poteva avere ancora delle persone al suo interno ed è stato così che, avvicinatisi alla chiglia e chiedendo il massimo silenzio, hanno udito il pianto di un bambino di pochi mesi rimasto bloccato con la sua mamma nello scafo dell’imbarcazione, adagiata su un fianco e per metà ormai immersa nelle onde.
I militari delle fiamme gialle a questo punto si sono spinti dentro la risacca, peraltro inasprita dalle cattive condizioni meteomarine, traendo finalmente in salvo i due malcapitati che fino a quel momento erano rimasti esposti all’umidità dell’acqua nonché ad una temperatura di pochissimi gradi.
La donna ed il suo piccolo, dopo essere stati asciugati all’interno di una struttura alberghiera vicina al punto di sbarco, sono stati subito accompagnati unitamente ad altri 49 migranti presso il Centro di accoglienza di Sant’Anna (KR), dove sono stati rifocillati e visitati dal personale sanitario prima di essere sottoposti alle previste procedure di identificazione.