GdF: focus sul soccorso alpino delle Fiamme Gialle

Giuseppe Magliocco

Il tragico episodio della valanga che la scorsa settimana ha investito e semidistrutto in Abruzzo l’hotel Rigopiano causando numerose vittime, ha posto sotto i riflettori della cronaca la splendida macchina dei soccorsi italiana della quale il SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) ne è una componente fondamentale.

Composto esclusivamente da personale volontario animato da forti motivazioni per il particolare lavoro chiamato a svolgere, il SAGF si avvale di operatori selezionati sulla base di rigorosissimi criteri attitudinali, che assicurano la più elevata efficienza tecnico-operativa in attività di operative spesso condotte in alta quota, su siti dalla conformazione orografica impervia e finanche in difficili condizioni meteorologiche.

Di primissimo livello è anche la dotazione tecnica dei militari del SAGF; una dotazione in continuo aggiornamento e che è composta dei migliori e più performanti strumenti alpinistici oggi disponibili sul mercato del settore.

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è attualmente strutturato su 25 Stazioni dislocate su tutto l’arco alpino, ma anche sul Gran Sasso, la Sila e l’Etna.

Nucleo originario del SAGF è la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN) che, tra i suoi molteplici compiti addestrativi, ha quello di curare la formazione di base dei finanzieri addetti a questo particolare servizio e nelle cui file figurano anche alcuni degli alpinisti più apprezzati al mondo.

I finanzieri del Soccorso Alpino del Corpo attualmente in servizio sono 276 i quali, come accennato sopra, seguono un duro corso di addestramento della durata di 9 mesi presso la Scuola Alpina del Corpo strutturato sui seguenti moduli tecnico-didattici: sci, scialpinismo, alpinismo di base, alpinismo avanzato e manovre di soccorso.

Ad essi si affiancano 47 unità cinofile con cani specificamente addestrati al recupero di persone in valanga, in superficie, nelle macerie ed anche dei cadaveri. 

Da notare come il know how di queste fiamme gialle sia oggi frutto di esperienze addirittura secolari maturate in montagna, atteso che la Guardia di Finanza nasce nel 1774 come Guardia Confinaria.

Con la progressiva soppressione dei valichi doganali, il Corpo ha saputo trasformare le competenze in materia di contrasto al contrabbando e ai traffici di frontiera in compiti specialistici di soccorso e salvaguardia della vita umana in ambiente montano.

Il SAGF, tra l’altro, normalmente opera supportato dal Servizio Aereo GDF con elicotteri dotati di verricelli per il recupero dei feriti o per calare su punti di difficile accessibilità i tecnici del soccorso alpino, ovviamente integrandosi con i finanzieri dei Reparti ordinari del Corpo competenti per territorio.

Il SAGF è raggiungibile telefonando al numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza “117” attivo – 24 su 24 – in tutto il territorio nazionale.