GdF, scandalo sanità nell’Agrigentino

Tiziana Montalbano

 Scoperte dalla Guardia di Finanza gravi irregolarità nelle procedure di approvvigionamento di beni e servizi all’interno della banca del cordone ombelicale dell’Azienda ospedaliera di Sciacca (AG), struttura deputata, per l’intera Sicilia, alla raccolta e crioconservazione di sangue cordonale da cui vengono estratte, con finalità di trapianto, cellule staminali ad alta capacità rigenerativa. Le indagini svolte dalle Fiamme gialle sulla banca (seconda nel mondo per numero di cordoni ombelicali raccolti) hanno riguardato la gestione dal 1999 al 2006 e hanno accertato l’esistenza di rapporti “privilegiati” tra i responsabili e alcune società operanti nel settore medico-farmaceutico: a fronte della concessione di borse di studio e finanziamenti per partecipazioni a convegni da parte delle società coinvolte, venivano “pilotate” a favore di queste ultime le aggiudicazioni delle forniture di presidi medici e strumentazioni in uso alla Banca del Cordone, grazie a preventivi accordi sulla redazione dei capitolati di gara o allo stratagemma delle procedure d’urgenza che consentivano di evitare il ricorso alle gare. Turbata libertà degli incanti e truffa aggravata i reati contestati ai responsabili dagli inquirenti, per i quali è stato già richiesto, nei giorni scorsi, il rinvio a giudizio da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Sciacca. Rilevati e segnalati, inoltre, alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo possibili danni all’erario per oltre 15 milioni di euro, derivanti dai fatti illeciti e da ulteriori gravi irregolarità accertate nel corso delle indagini delle fiamme gialle.