GdF: Taranto, scoperto un allevamento abusivo di frutti di mare e pesci

Emidio Lasco

Confidavano sul fatto che le acque non proprio cristalline prospicenti il Borgo Antico di Taranto avrebbero reso difficile a chiunque capire che, tra i vari pontili galleggianti ed ormeggiati in quello specchio d’acqua, si celava un vero e proprio allevamento abusivo di cozze, ricci di mare e finanche di pesci; speranza mal riposta però, perché il finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Bari li hanno comunque individuati sottoponendo a sequestro oltre 2.000 kg. di mitili.

Cozze nere e ricci di mare, peraltro largamente utilizzati nella tradizione gastronomica pugliese, debbono però provenire da allevamenti garantiti e tracciabili dal punto di vista sanitario e amministrativo, per questo motivo i veterinari del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto ne hanno accertato l’inidoneità al consumo oltre che rilevare come i ricci rinvenuti fossero peraltro sotto la taglia minima per essere pescati.

Allargando i controlli sulla zona, i finanzieri si sono accorti anche della presenza di un vascone, anch’esso seminascosto e poggiato su una banchina, utilizzato dai responsabili per l’allevamento di numerosi pesci della specie orata.

Anche in questo caso, a seguito degli accertamenti delle Autorità sanitarie, ne veniva disposto il sequestro, ma con il loro immediato rilascio in mare che avveniva grazie all’intervento del Nucleo Sommozzatori della GDF.

Per tali fatti venivano infine sanzionate 4 persone, responsabili a vario titolo delle violazioni riscontrate, due delle quali sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva del demanio marittimo.

L’operazione, oltre a tutelare la salute dei consumatori, pone ancora una volta in risalto il ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza a difesa delle attività produttive e commerciali che operano nel rispetto delle regole.

In tale contesto operativo giova inoltre ricordare che – dal 1° gennaio 2017 – proprio la Guardia di Finanza è divenuta l’unica Forza di Polizia operante sul mare e che, anche per segnalare episodi come questo, è sempre possibile contattare il numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.