Giornata Europea degli Antibiotici, il commento della Prof.ssa Susanna Esposito (Presidente WAidid)

Roberto Imbastaro

L’allarme OMS sull’abuso degli antibiotici in Europa è un fenomeno assolutamente da sottolineare – a dichiararlo è la Prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici. Un uso improprio di antibiotici, infatti, può avere un enorme impatto dal punto di vista infettivo, causando alterazioni della flora batterica che favoriscono lo sviluppo di resistenze, e dal punto di vista allergologico, anche attraverso le interazioni tra il farmaco e gli agenti infettivi.

Ma non solo. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che l’abuso di antibiotici può essere all’origine della tendenza al sovrappeso. Tali farmaci, infatti, hanno un impatto sul microbiota intestinale e sono la causa della disbiosi, un’alterazione della flora microbica con un aumento di germi patogeni. Come avviene negli animali che vengono imbottiti di antibiotici per ingrassare, così nell’essere umano è stata dimostrata una interessante correlazione tra antibiotici e obesità.

E’ necessario, poi, implementare anche nel nostro Paese programmi educazionali che illustrino agli operatori sanitari le linee guida più recenti per la diagnosi e la terapia delle diverse malattie infettive, con le indicazioni sulle molecole di prima e seconda scelta, sui dosaggi raccomandati e sulla durata della terapia antinfettiva. Inoltre, risulta essenziale attivare un sistema di controlli regolari delle prescrizioni, effettuando monitoraggi a campione a livello ospedaliero e ambulatoriale con la creazione di un team ad hoc composto da infettivologi, farmacisti e microbiologi che esercitino anche un monitoraggio costante delle cartelle cliniche dei pazienti, così da analizzare l’appropriatezza prescrittiva nel suo insieme in rapporto alla diagnosi e alle caratteristiche del malato.

Questo garantirebbe sicuramente una moderazione nelle prescrizioni di antibiotici da parte degli operatori sanitari in quanto cercherebbero di attenersi in modo più preciso alle linee guida esistenti nel nostro Paese.

Va comunque sottolineato che in Olanda, tra le nazioni virtuose nell’uso di antibiotici, è vero che si prescrivono meno tali farmaci ma a seguito delle linee guida locali che non prevedono l’uso di antibiotici per una patologia di per sé banale ma molto comune come l’otite media acuta sono aumentati i casi di mastoidite, patologia complessa che quasi sempre richiede il ricovero ospedaliero e una prolungata terapia antibiotica da somministrare inizialmente per via endovenosa. Bisogna ricordare, quindi, che certe infezioni batteriche vanno sempre trattate con gli antibiotici. In questi casi, diciamo no a prescrizioni zero, sì a prescrizioni giuste”.