Guardia costiera in difesa del tonno rosso

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 Prosegue l’azione di contrasto alla pesca illegale, a specie contingentate o protette o esercitata con attrezzi non consentiti. E’ in pieno svolgimento – come previsto dal piano d’intervento della Comunità europea – l’attività di controllo predisposta dalla Guardia Costiera a favore del tonno rosso, specie ittica Mediterranea sottoposta a particolare tutela a causa del massiccio sfruttamento. I controlli iniziati il 14 aprile scorso – effettuati in mare, in banchina e in gabbie d’ingrasso (utilizzate per la crescita dei tonni in cattività) – sono mirati ad appurare che le catture siano operate da barche autorizzate, nel rispetto delle quote previste dalle recenti normative comunitarie e che il tonno rosso sia sbarcato solo nei porti autorizzati, controlli questi importanti per una più attenta verifica delle quantità di pescato. Per questa specifica attività la Guardia costiera italiana – affiancata da mezzi aeronavali di Malta, Francia, Spagna, Grecia e Cipro – opera con aerei e unità navali,  Pattugliatori e Motovedette d’altura , nel Medio e Basso Tirreno, nel Mar Adriatico e nel Canale di Sicilia, zone interessate a questo particolare tipo di pesca. Nel corso delle verifiche vengono controllate tutte le unità intente nella pesca del tonno rosso, a prescindere dalla loro nazionalità. Così ad oggi in Adriatico sono stati  ispezionati 22 pescherecci croati – di cui 3 risultati non in regola. Nel Canale di Sicilia sono state segnalate, in attività di pesca, diverse barche libiche. Oltre alle verifiche delle unità da pesca, altrettanto importanti e particolarmente complicati,  risultano i controlli agli aerei privati che, in deroga ai divieti comunitari, effettuano voli di ricognizione per comunicare alle flotte pescherecce gli avvistamenti dei banchi di tonni. In quest’ottica un aereo ricognitore, già pronto per il decollo, è stato bloccato dal personale della Guardia costiera. In poco più di un mese di controlli lo sforzo operativo della Guardia costiera può essere così sinteticamente espresso: 118 le unità da pesca ispezionate, 104 i controlli nei porti di sbarco, 7348 i chilogrammi di tonni sequestrati, 21 le infrazioni contestate per un totale di 84.000 € di verbali amministrativi  elevati, una persona arrestata.