Guardia di Finanza, Pescara: scoperta evasione internazionale

redazione

Un’ingente evasione fiscale internazionale per adesso da 10 milioni di euro, messa in atto da un gruppo di aziende site in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte, Molise e Veneto, è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara al termine di una complessa attività d’indagine che ha abbracciato il periodo 2000/2008.L’operazione delle Fiamme Gialle pescaresi trae origine da un’indagine fiscale eseguita nei confronti di alcune società riconducibili a un affermato consulente tributario, nonché esperto di fiscalità internazionale, il cui studio ha sede proprio nella città abruzzese.Ed è proprio il tributarista pescarese ad assumere un ruolo-chiave nella vicenda visto che lo stesso professionista agiva in duplice veste di “suggeritore” e “raccordo” tra i gestori delle imprese coinvolte, facendo risultare l’Isola di Madeira come sede delle false società utilizzate per la truffa, delle quali curava anche la contabilità, mentre i loro amministratori erano in realtà soggetti italiani residenti sul territorio nazionale.Piuttosto ingegnoso, anche se non inedito, il metodo truffaldino escogitato dai responsabili. In sostanza si trattava di creare allo scopo alcune società “esterovestite”, vale a dire imprese che, almeno sulla carta, hanno sede presso un territorio a fiscalità agevolata (in questo caso l’Isola di Madeira).Il particolare regime fiscale dell’isola portoghese, infatti, consente alle società ivi residenti di beneficiare dell’esenzione ai fini delle Imposte Dirette, essendo le stesse soggette soltanto ad una modesta tassa pari a 1.000,00 euro per ogni periodo d’imposta.Le companhias scoperte dagli uomini della Guardia di Finanza erano però gestite da imprenditori italiani i quali, utilizzando fatture intestate proprio a quelle società sulle quali apponevano false annotazioni e dichiarazioni, hanno ridotto il proprio carico fiscale evadendo così le imposte sui redditi che avrebbero dovuto corrispondere al Fisco italiano.A conclusione delle operazioni che hanno richiesto, tra l’altro, perquisizioni nei confronti di 47 società, e che nella sola provincia di Pescara hanno visto impegnati 100 finanzieri, sono stati denunciati 29 soggetti che dovranno ora rispondere di vari reati connessi con l’emissione di false fatturazioni e fraudolente dichiarazioni.