Guardie armate sugli aerei

Paola Fusco

 

Se il Trattato di Prum dovesse ricevere via libera anche dalla Camera, su ogni volo potranno esserci guardie armate anti-terrorismo in borghese. La proposta di legge, che ha come relatori gli onorevoli Manlio Contento (PdL) per la commissione Giustizia e Alessandro Maran (Pd) per quella Affari Esteri, prevede la presenza delle guardie sui velivoli, non solo nel caso di rimpatri forzati di clandestini o stranieri incriminati, ma sempre, e gli agenti non avranno l’obbligo di indossare la divisa. Il Trattato, firmato il 27 maggio 2005, da Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Olanda e Lussemburgo, è noto per l’introduzione della Banca dati del Dna e del prelievo coattivo campioni biologici anche su persone che non siano accusati o imputati. E’ questa la parte che ci piace di meno del testo –
osserva il capogruppo Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti – per modificare la quale abbiamo già messo a punto diversi emendamenti’. Nel caso dello stupro della Caffarella, per esempio – spiega sempre Ferranti – se ci fossero stati sospetti su un campo Rom o su un’intera comunità di romeni, con questa proposta di legge, si sarebbero potuti fare dei prelievi forzosi su tutti per
vedere chi tra loro fosse il responsabile. Noi a questi screening di massa diciamo no". ”Non esiste questo rischio – assicura Contento – perché il prelievo forzoso potrà esser fatto solo in casi eccezionali e solo con una motivazione concreta del fatto da parte del magistrato”. ”E invece la norma – sottolinea Ferranti – non mette paletti particolari. Andrebbe più circostanziata. E poi non ci piace che i campioni biologici possano essere distrutti solo nel caso di proscioglimento. Chiediamo che ci sia un riferimento più puntuale”. Pronta la replica di Contento: "nel caso in cui si faccia il prelievo di Dna anche a chi non è imputato, il campione (”che servirà solo per fare le indagini”) verrà distrutto ”subito dopo la fine del processo”.