In che modo il settore Telco sta riducendo l’impatto ambientale

Negli ultimi anni il settore delle telecomunicazioni ha intrapreso numerose iniziative per ridurre l’impatto ambientale. Gli obiettivi principali sono la riduzione delle emissioni di carbonio, del consumo energetico e della produzione di rifiuti.

I fornitori di servizi di telecomunicazione stanno iniziando ad adottare tecnologie efficienti dal punto di vista energetico, come le fonti di energia rinnovabile, i sistemi di rete intelligenti, l’hardware e il software ad alta efficienza energetica per ridurre il consumo di energia e le emissioni di carbonio. Ad esempio, le aziende di telecomunicazioni si stanno impegnando per promuovere pratiche sostenibili tra i fornitori e partner investendo nei pannelli solari, nelle turbine eoliche e nelle celle a combustibile per generare energia rinnovabile per le loro attività. Inoltre, molte aziende stanno adottando anche pratiche di bioedilizia per la costruzione dei loro uffici e dei loro datacenter così da ridurre il consumo energetico e le emissioni di carbonio. Queste pratiche includono l’utilizzo di sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti, illuminazione a basso consumo energetico, l’implementazione di programmi di riciclaggio e riduzione dei rifiuti, in particolare della carta, e il riciclo dei vecchi dispositivi.

Nell’ambito dell’impegno a favore di un futuro solido e sostenibile, Colt si è iscritta a EcoVadis, un indice globale che valuta le prestazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) rispetto a quelle di oltre 75.000 organizzazioni in tutti i settori. La più recente classifica di settore ha collocato Colt al 97° percentile, con un punteggio di 71. Questo ha fatto guadagnare a Colt il rating Gold da EcoVadis, fornitore leader mondiale di rating di sostenibilità e il rating B dal Carbon Disclosure Project (CDP) per le prestazioni ambientali dell’azienda. La strategia a lungo termine di Colt consiste nel creare una rete snella, ecologica e modulare, in cui l’ottimizzazione sia una disciplina continua.

Colt si sta impegnando anche per ridurre a zero i rifiuti in discarica. Ciò significa che sta facendo uno sforzo per garantire che tutti i rifiuti possibili siano evitati e, ove possibile, riutilizzati o riciclati come i rifiuti delle apparecchiature di rete, delle apparecchiature informatiche, delle apparecchiature per ufficio e dei fornitori. I computer e le stampanti  dell’azienda sono inviati alle scuole locali, con un impatto più ampio sulla responsabilità sociale d’impresa e sull’inclusione digitale.
L’impegno non si ferma solo in ambito tecnologico ma anche ecologico: in considerazione della funzione strategica svolta dalle api nel mantenimento della biodiversità da maggio 2023 Colt Italia ha adottato tre famiglie di api che hanno trovato casa in tre arnie dell’Apicoltura Fodde, in provincia di Cuneo. 

In Colt, l’obiettivo è una riduzione delle emissioni di carbonio del 47% entro il 2030 così da contribuire nell’ambizioso traguardo di abbassare la temperatura globale di 1,5 gradi. Inoltre, ha l’obiettivo di fornire energia rinnovabile e raggiungere il 75% di elettricità rinnovabile per tutti i siti a livello globale entro il 2023. Per questo motivo sono state installate delle colonnine nelle sedi di Roma e Torino per ricaricare le auto elettriche della flotta interna con l’obiettivo di renderla completamente elettrica entro il 2030, con un obiettivo intermedio del 38% entro il 2025.

I nuovi dispositivi utilizzati all’interno dell’azienda sono prodotti con il 65% di materiale riciclato, sono più efficienti dal punto di vista energetico e vengono consegnati in scatole realizzate con il 75% di fibre riciclate e bambù: questo significa che si prolunga la vita dei materiali chiave riducendo la necessità di risorse vergini, in linea con il modello di economia circolare.

Colt continua ad adottare tecnologie ad alta efficienza energetica per trasformare l’infrastruttura di rete e i data center di Colt DCS migliorando l’efficienza energetica e riducendo le emissioni del 28%. Ad esempio, alla fine di dicembre 2022, Colt ha rimosso tutte le apparecchiature di rete SDH (99,99%).
Queste strategie sono intraprese non solo in favore di oggetti di nuova generazione, ma anche per esaminare i processi della nostra organizzazione e capire come fare le cose in modo efficiente creando un’infrastruttura più sostenibile a lungo termine.