In corso l’esercitazione REP16-Atlantic, hub internazionale per la robotica marina d’avanguardia

redazione

Robot di superficie (Autonomous Surface Vessels – ASVs), sottomarini (Autonomous Underwater Vehicles – AUVs) e aerei (Unmanned Aerial Vehicles – UAVs), equipaggiati con diversi sensori vengono impiegati in questi giorni nella settima edizione dell’esercitazione REP16-Atlantic, condotta congiuntamente dalla Marina Portoghese, dal Centro NATO per la Ricerca Marittima e la Sperimentazione (CMRE) e dall’Università di Porto.

REP16-Atlantic (Recognized Environmental Picture Atlantic 2016) si svolge dal 5 al 31 luglio nell’Oceano Atlantico, al largo del Portogallo, a sud delle cittò di Sesimbra e Setubal. Ospita tra gli altri, anche partecipanti della Marina Belga, e di Oceanscan (Portogallo), nonché osservatori dal Naval Undersea Warfare Center (USA), dalla NASA (USA), e dal progetto europeo H2020 JPI Oceans.Per la terza volta consecutiva, il futuro della robotica marina viene messo alla prova per misurarne capacità in ambito di contromisure mine, idrografia per missioni militari, ricerca e salvataggio, scenari di operazioni di polizia militare e apprezzamento della situazione ambientale in supporto a operazioni militari (Rapid Environmental Assessment). L’esercitazione include anche dimostrazioni operative di AUV SeaCon in combinazione con sottomarini portoghesi della classe “Tridente”.

Lo scopo di REP16-Atlantic è quello di misurare l’impatto che soluzioni robotiche multidominio possono avere per migliorare il modo in cui le Marine Militari operano. A tal fine, le sperimentazioni in corso coinvolgono diverse unità portoghesi (NRP Escorpião, NRP Pégaso, NRP Andrómeda, NRP D. Carlos I, e il sottomarino NRP Arpão), oltre alla nave oceanografica Alliance operata dalla Marina Militare Italiana.  

A bordo di quest’ultima, in particolare, gli scienziati del CMRE sperimentano strumenti di lotta antisommergibile con mezzi autonomi, misurando anche le performance di conformazioni a rete per la localizzazione dei veicoli e la navigazione. Lavoro di ricerca viene svolto anche in ambito di comunicazioni acustiche sottomarine: veicoli autonomi quali i Wave Glider sono utilizzati come porte di comunicazione tra network di robot sott’acqua e gli operatori, e le comunicazioni di rete sono svolte utilizzando JANUS, un protocollo per le comunicazioni digitali sottomarine, sviluppato dal CMRE, destinato a diventare standard NATO e attualmente promosso anche a livello industriale.

 

La collaborazione tra partner di REP16-Atlantic nella ricerca scientifica mira a migliorare l’interoperabilità e le comunicazioni sottomarine, nell’automazione e cooperazione tra robot subacquei, aerei e di superficie.  

REP16-Atlantic segna anche la prima campagna internazionale della nave oceanografica Alliance da quando la nave batte bandiera italiana.  

L’esercitazione REP16-Atlantic è stata presentata il 18 luglio a Lisbona, in Portogallo, alla presenza, tra gli altri, dell’Ammiraglio Matthew A. Zirkle (U.S. Navy), Deputy Chief of Staff Submarines – COMSUBNATO, di Ana Paula Vitorino, Ministro del Mare del Portogallo, Marcos Perestrello, Segretario di Stato alla Difesa portoghese, Generale Artur Neves Pina Monteiro, Capo di Stato Maggiore della Difesa.