Questo è dovuto soprattutto ad un grande aumento di trojan (malware in grado di compiere una serie di azioni, tra cui cancellare i dati e spiare l’utente) e backdoor (un tipo specifico di Trojan che consente agli aggressori di controllare da remoto il dispositivo infetto). Queste due minacce sono cresciute rispettivamente del 40,5% e del 23%.
Sono 18.000 in più rispetto all’anno precedente (una crescita del 5,2%) e in aumento anche rispetto ai 346.000 del 2018.
Gli adware (programmi che spammano pubblicità a ripetizione), invece, sono diminuiti del 35% rispetto al 2019.
Inoltre, è aumentato del 27% il numero di script diversi inviati tramite campagne di email malevole o riscontrati su siti web infetti. Questo dato potrebbe dimostrare come le persone abbiano trascorso più tempo su internet e gli aggressori abbiano cercato di approfittarne.
– Prestare molta attenzione e non aprire file o allegati sospetti ricevuti da fonti sconosciute. Prima di scaricare qualsiasi cosa, controllare il formato dell’URL e verificare che il nome dell’azienda sia stato scritto in modo corretto. I siti web falsi possono sembrare identici a quelli reali, ma ci saranno delle anomalie che vi aiuteranno ad individuare la differenza.
– Evitare di scaricare e installare applicazioni da fonti inaffidabili.
– Non cliccare su link ricevuti da fonti sconosciute o da ads online sospette.
– Creare password uniche e sicure, includendo un mix di lettere minuscole e maiuscole, numeri e punteggiature e attivare l’autenticazione a due fattori.
– Installare sempre gli aggiornamenti. A volte possono contenere importanti fix di problemi di sicurezza.
– Ignorare i messaggi che chiedono di disabilitare i sistemi di sicurezza di software aziendali o antivirus.
– Usare una soluzione di sicurezza informatica affidabile adatta al proprio sistema e ai propri dispositivi, come Kaspersky Internet Security o Kaspersky Security Cloud. Questi tool segnalano quando è meglio non visitare un determinato sito e proteggono il computer dai malware.