La Guardia di Finanza scopre una maxi truffa ai danni dell’UE

Valentina Parisi

Le Fiamme Gialle, del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Milano hanno scoperto un sistema di truffe ai danni dell’UE e Enti pubblici per un totale di 6 milioni di euro.
La truffa è stata messa in atto attraverso dieci società da dodici persone, tutte indagate per i reati di associazione a delinquere.
Iniziate nel 2005, le investigazioni della Fiamme Gialle, hanno analizzato i finanziamenti erogati dal Fondo Sociale Europeo nel settore della formazione, in particolare il comparto delle "pari opportunità" e quello del "benessere psico-fisico della persona".
Le indagini – fanno sapere dalla Guardia di Finanza – si sono mosse in due diverse direzioni, nella prima è stata posta l’attenzione su oltre cento progetti finanziati a quattro enti di formazione legati tra loro, nonché sulla gestione della "sovvenzione globale", una forma di delega di gestione delle sovvenzioni attribuita ad un ente privato, un consorzio appositamente creato.
Il consorzio, che avrebbe dovuto gestire per conto della Regione, fondi per 4,5 milioni di euro secondo criteri di trasparenza, non aveva i requisiti per ottenere la gestione del fondo e assegnava i contributi secondo logiche clientelari. Sono state scoperte certificazioni di spese e richieste di rimborso fittizie, falsificazioni di registri ed atti pubblici, false operazioni bancarie per garantirsi il ritorno monetario: sebbene risultassero destinatari di incarichi, docenti e professionisti non svolgevano in realtà alcuna prestazione ed attestavano falsamente alla Regione la percezione dei relativi compensi, che successivamente venivano intascati dagli organizzatori della truffa.
Le medesime modalità fraudolente sono state riscontrate anche nel secondo filone investigativo, quello della formazione nell’ambito del "benessere psico-fisico della persona", che ha riguardato circa venti progetti finanziati a due società.